L’ ARCIVESCOVO NON LE MANDA CERTO A DIRE SULLA CITTA’ “mortificata e maltrattata”: “offese che malmenano e degradano il bello”
(Rdl)______Suaviter in modo, fortiter in re, pure l’ arcivescovo contesta al sindaco il degrado che questi si ostina a negare, a negare sempre, anche nell’ evidenza, preferendo inventarsi meriti immaginari di un’ amministrazione invece per tanti versi disastrosa, quando gioca, o fa giocare in sua vece, sui mass media.
Ora, a parte il richiamo a una non meglio precisata e precisabile “cabina di regia” che dovrebbe supplire alla sapienza e alla latitanza dell’ istituzione comunale, le parole che monsignor Domenico D’ Ambrosio ha pronunciato ieri in occasione della processione del santo patrono non lasciano dubbi sulla solenne reprimenda rivolta in primis ai responsabili politici:
“..Questa città va amata, curata, difesa, non mortificata e maltrattata. Ha bisogno di maggiore sicurezza, di tutela, soprattutto di rispetto! A volte si ha l’impressione che ci siano delle assenze e delle latitanze, laddove c’è bisogno di una cabina di regia che veda al proprio posto gli operatori e i promotori del bene comune di questa città. Non ci è permesso di fuggire, di rimandare o di ricorrere alla politica dello struzzo. Purtroppo è storia di ogni giorno ma soprattutto di ogni notte. In molti non sentono il fiato sul collo per tutte quelle offese che malmenano e degradano il bello di cui siamo chiamati ad essere custodi. A quanti hanno a cuore e sono chiamati alla difficile arte dell’educazione, sommessamente ricordo e suggerisco che il rispetto dell’ambiente è uno dei temi educativi più urgenti al quale bisogna mettere mano da subito“.
È
Category: Cronaca