COME ERAVAMO
(Rdl)______Filippo Montinari ha creato su “Facebook” una pagina molto seguita, in cui paragona la Lecce dei decenni passati con quella della nostra realtà contemporanea. Il confronto è spesso impietoso, come per esempio per le festività patronali.
Ecco cosa scrive a questo proposito______
Quando il tempo scorre inesorabile non si può fare a meno di ”ricordare”,a volte con malinconia,a ciò che e’ stato e che l’evoluzione dei tempi ha cancellato.
Nel caso della Festa di Sant’Oronzo non vi e’ stata un’ evoluzione, ma un’ involuzione. Nonostante il milione di euro assegnato per ”Lecce capitale italiana della cultura 2019”, l’amministrazione ha ritenuto utile destinare meno di trentamila euro alla festività. A volte tali scelte si giustificano con esigenze di bilancio, o in nome di una sobrietà che balza fuori solo in questi momenti, mentre viene dimenticata nel momento in cui vi sono da dare incarichi a destra e manca, discutibili come quelli per lo staff di Lecce 2019.
La dignità della cittadinanza con queste festività viene offesa ed oltraggiata.
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!
Ricordo quanto segue:” FESTA DI SANT’ORONZO ANNI ’70,QUANDO C’ERANO IL CORTEO STORICO,IL PALIO MA SOPRATUTTO LE LUMINARIE,TRADIZIONE SALENTINA CONOSCIUTA ED APPREZZATA IN TUTTO IL MONDO MA ”SCIENTEMENTE” IGNORATA DAGLI AMMINISTRATORI DI LECCE, CAPOLUOGO DEL SALENTO’
Faccio mia la protesta ed il malumore già espresso da Gianni Binucci e Antonio De Rinaldis e da molti altri cittadini.
E’ inconcepibile senza scusanti di qualsiasi natura che un Capoluogo di Provincia come Lecce, pur ”incassando” considerevoli cifre, nei tre giorni, provenienti da TOSAP, PARCHEGGI E ANCHE MULTE, prepari un addobbo degno di una buona festa di compleanno e neanche alla stregua di un paesino di pescatori.
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