UNA POESIA SUL MOSTRO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Lecce Carlo Infante ci manda il seguente componimento poetico______
Maledetta ILVA!
Mi chiamo Giorgio Soloperto,
sono di Taranto, ho 38 anni.
Da sempre, abito al rione Tamburi.
Mio padre Giovanni, lo persi a 5 anni
(per un cancro ai polmoni), ne aveva 28.
Mio fratello Cataldo (di due anni più grande)
emigrò in Germania, nel ‘92.
Nel ‘94 fui assunto dall’ILVA (la ex Italsider,
la maggiore acciaieria d’Europa),
come operaio (come papà), avevo 18 anni.
Dal febbraio ‘97, al novembre ‘98,
mi confinarono nella famigerata Palazzina Laf:
mi fecero impazzire! Tentai il suicidio!
Mobbing! Bossing! Quindi divenni corridoniano!
E di sindacalieri e politicastri non voglio parlare!
Nel 2010 sposai Nicoletta
(all’epoca commessa, da 3 anni disoccupata),
abbiamo una figlia di un anno, Giovanna:
è bellissima!
Ho un tumore ai polmoni e la leucemia,
da gennaio sono ricoverato al “Giovanni Paolo II”,
l’Ospedale Oncologico di Bari.
Nel 2012 fui Perdone e sono devotissimo della
Madonna del Carmine e di San Pio da Pietrelcina,
ma non so se arriverò a Natale.
L’anno scorso, per un tumore, morì Emilio Riva
(il re dell’acciaio), ma aveva quasi 88 anni.
Maledetta ILVA! Maledetta ILVA!
Carlo Infante (Lecce)
Note: I Perdoni (in tarantino, Perdúne) sono i pellegrini scalzi dei famosi Riti della Settimana Santa di Taranto.
Lirica composta nel luglio 2014.
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