(Rdl)_____”Chiaro, la mia foto ha fatto scalpore: quella che ci rimette la faccia è sempre la mia città“. Fernando Aiello (nella foto), 54 anni, “ma con lo spirito di un trentenne“, nato e residente a Gallipoli, ex campione d’ Italia e d’ Europa di pugilato, ora istruttore professionale, racconta ‘stasera a leccecronaca.it che ha scoperto e rilanciato il suo post, in un articolo che sta facendo il giro del web, la sua mattinata di ordinaria follia.
https://www.leccecronaca.it/index.php/2015/08/09/si-risveglia-con-vista-turista-ubriaco-dormiente-sul-terrazzino-all-entrata-di-casa-sua-a-gallipoli/
“Io amo la mia città, che sa essere nobile, generosa e accogliente con tutti, anche con quelli che non lo meritano. La amo ancora di più in quanto indifesa e abbandonata al suo destino. La amo ed esigo rispetto. Non tollero che venga oltraggiata da turisti senza dignità.
Nella circostanza di questa mattina, dopo tanti anni di attività agonistica nel campo dello sport, a livello nazionale e internazionale, devo dedurre che mi è servito molto quello che la nobile arte mi ha insegnato, in primis la determinazione e l’autocontrollo, nel non perdere la testa e non fargli del male.
Mia moglie mi ha informato che un uomo dormiva sul terrazzino dell’ingresso di casa. Sono rimasto allibito. Ho fatto delle foto, incredulo di quello che i miei occhi vedevano.
Con nervi saldi, con calma, evitando con cura che la situazione potesse degenerare, risvegliando l’ ospite non gradito, sono andato in questura e ho esposto verbalmente il fatto. Mi hanno promesso che sarebbero venuti presto a fare un sopralluogo. Intanto ho informato la padrona di casa, nello stabile affianco al mio.
Nel frattempo il ragazzo preso dal caldo cocente si è risvegliato e se ne è andato.
Non capisco, ubriaco in quel modo, come abbia fatto a salire sul terrazzino.
Fatto sta che la polizia non l’ ho vista arrivare. Per fortuna non si è fatto male nello scendere. L’ ho evitato, sono stato clemente, la gente era impaurita che potesse succedere il peggio.
Fino a che punto si può arrivare? Di chi sarebbe stata la responsabilità, se fosse successo qualcosa?
Io spero che il prefetto, il sindco e di tutte altre autorità competenti, prendano seriamente e urgente dei provvedimenti, prima che succedano disgrazie e incidenti, dovuti esclusivamente a questioni di tolleranza all’alcool venduto a tonnellate e senza un minimo di regole e di rispetto per l’ ordine pubblico.
Io ora mi dedico al sociale, per il bene della mia comunità. Spero molto presto di poter aprire una palestra a Gallipoli, perché i giovani, a me particolarmente a cuore, hanno bisogno di un deterrente valido come lo sport per togliersi dalla strada. Fino ad adesso sono stato inascoltato. Ma io sono nato guerriero e sono abituato a combattere: vincerò anche questa battaglia”.
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