MICHELE EMILIANO COMMENTA I DATI DRAMMATICI DELLO SVIMEZ. QUANDO PARLA, SI CAPISCE SOLO LUI. MA ELOGIA, A PROPOSITO DI ‘MERIDIONALISMO’, IL PIEMONTESE CHIAMPARINO E RIMPIANGE ROMANI PRODI
(Rdl)______Nella giornata in cui venivano diffusi i drammatici dati dello Svimez, di cui abbiamo appena riferito IN EVIDENZA, c’è stata oggi a Roma la Conferenza delle Regioni. Sergio Chiamparino, del Piemonte, Pd, è stato rieletto presidente. Secondo Michele Emiliano, si tratta di “una nomina voluta da tutti e che dà il senso di una storia politica e di una carriera molto importanti. Un percorso che Sergio Chiamparino ha fatto e che rappresenta tutta l’Italia”.
“Il nuovo mandato di questa presidenza – ha poi aggiunto Emiliano – spero sia orientato a riequilibrare la situazione tra nord e sud Italia. I dati che lo Svimez ha reso pubblici sull’economia del sud sono gravissimi per il Paese, non solo per il Mezzogiorno. Il Mezzogiorno è fuori dall’agenda politica italiana dal penultimo governo Prodi, che partì nel 1996, l’unico che riuscì a stringere il delta fra nord e sud secondo i numeri. E i numeri sono quelli che contano. Dopo di che è cominciata la disastrosa discesa del Mezzogiorno che evidentemente non fa bene all’Italia. Bisogna tornare a politiche che creino effettivamente sviluppo nelle aree sottoutilizzate e, al tempo stesso, è necessario che le regioni meridionali non solo si rimbocchino le maniche, ma facciano tutto ciò che è nel loro potere per dare all’Italia il proprio contributo. Senza il superamento della questione meridionale l’Italia non uscirà mai dalla crisi economica nella quale è entrata”.
Quindi, a parte che soltanto lui sa – si capisce da solo, ormai – che cosa significhi “stringere il delta secondo i numeri”, in questa giornata infausta il presidente della Regione Puglia elogia il ruolo egemone dato per ordini della sua “ditta” del Pd nella conferenza Stato – Regioni al piemontese Sergio Chiamparino; rimpiange il presunto meridionalismo dell’ ex presidente del consiglio Romano Prodi, che sempre soltanto lui sa in che cosa sia consistito; e non indica niente di concreto e di urgente, al di là del lessico retorico, sempre della ditta, del lessico bersaniano nella fattispecie, del “rimbocchiamoci le maniche”.
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