LA MORTE DELL’ IMMIGRATO COSTRETTO A LAVORARE SOTTO IL SOLE COCENTE / GLI AGGIORNAMENTI

| 21 Luglio 2015 | 0 Comments

(Rdl)______Ci sono tre indagati. Sul corpo del povero Mohammed verrà eseguita l’ autopsia. Le indagini si muovono con decisione, condotte dai carabinieri di Campi salentina, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce,  Paola Guglielmi.

Queste in sintesi le novità emerse fino a questo momento.

Vediamo adesso i particolari.

Per le tre persone coinvolte, il magistrato ipotizza per ora l’ accusa di omicidio colposo, però altri capi di imputazione potrebbero essere contestati nei prossimi giorni. Sono  i titolari dell’ azienda agricola in cui è avvenuto ieri il tragico episodio, marito e moglie. Lui, Giuseppe Mariano, detto Pippi, 74, di Scorrano, residente a Porto Cesareo, tre anni fa era stato arrestato nell’ ambito di un’ indagine della procura distrettuale antimafia di Lecce, insieme ad altre quindici persone in tutta Italia, per associazione a delinquere, finalizzata allo sfruttamento dell’ immigrazione clandestina.

L’ altro, è un cittadino sudanese, che all’ interno del sistema della “gestione” dei lavoratori aveva il ruolo di “caporale”.

Fondamentale per il prosieguo delle indagini saranno i risultati dell’ autopsia, già disposta dal magistrato inquirente: si cercherà di capire quali siano state le cause del decesso. Importanti anche le testimonianze raccolte dai carabinieri sul posto dove è avvenuta la tragedia.  Da quello che emerge, tutte le prime più pessimistiche ipotesi, riguardo le condizioni di lavoro disumane, sono confermate.

 

 

 

Category: Cronaca

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