PITTELLA 2 (MARCELLO) / L’ ALTRO FRATELLO DELLA GRANDE FAMIGLIA, IL GOVERNATORE DELLA BASILICATA, L’ UOMO CHE MANIFESTA CONTRO SE’ STESSO
(Rdl)______Venerdì scorso c’è stata baruffa al consiglio regionale della Basilicata, per una vicenda, quelle delle trivellazioni petrolifere in mare, che ci riguarda, come è noto, da vicinissimo.
Così come da molto vicino ci riguarda il comportamento di certi presidenti di regione, che a parole si dicono contrari alle devastazioni, crudeli, quanto inutili, dei nostri mari, volute dal partito cui essi stessi appartengono, mente poi nei fatti non fanno nulla di concreto.
Pure da vicino, infine, vogliamo seguire le passerelle di visibilità su cui tanti politici stanno salendo in questi giorni urlando ‘no alle trivellazioni’ sempre a parole e con buon ritorno di immagine, per seguire che cosa ci sia sotto di sincero, genuino e concreto.
Venerdì scorso, dicevamo per tutte queste ragioni, il consigliere regionale del M5s Gianni Leggieri ha accusato il governatore della Basilicata Marcello Pittella (nella foto, figlio di don Mimì, fratello di Gianni: nell’ articolo precedente, sotto di questo, c’è la storia della dinastia) di non aver impugnato, nonostante una mozione del consiglio regionale in tal senso, il disciplinare del 25 marzo 2015 del ministero dello Sviluppo economico sullo Sblocca Italia, quello delle autorizzazioni alle trivellazioni, insomma.
Il governatore ha preannunciato querela.
Il consigliere ha così commentato la querela: “Una denuncia da parte del governatore Pittella non può che farmi onore. Vuol dire che sono una persona che da fastidio e, quindi, sto svolgendo il mio ruolo di opposizione in maniera adeguata.
Al di là delle battute, di certo non accetto alcuna lezione da parte di Pittella né sul piano morale né sul piano politico. I miei mentori sono ben altri e per fortuna non hanno nulla a che vedere con il Partito Democratico e con i suoi esponenti dai quali non ho nulla da imparare.
Il nervosismo del governatore Pittella è evidente e, probabilmente, è frutto della consapevolezza che i suoi giochetti ormai sono stati smascherati e che i cittadini hanno capito bene tutta la storia delle trivelle, dello Sblocca Italia e come siamo stati venduti per trenta denari“.
Ma al Pittella (Marcello) ambientalista sono in molti a non credere. Il blog ‘identità insorgenti – la voce dei sud del mondo’, che esprime le posizioni di tante associazioni, per esempio, riporta un esilarante commento, che qui di seguito riproduciamo, significativamente intitolato “BUFFONATE PIDDINE / Pittella manifesta contro le trivelle (che ha sempre voluto)”. Ecco il testo del commento non firmato: “Il senso del ridicolo deve sfuggire completamente al governatore lucano Marcello Pittella. Mercoledì prossimo, 15 luglio, con il sindaco di Policoro, Rocco Leone, quello dello sciopero della fame durato poche ore, ha indetto una manifestazione sul lungomare della città d’Ercole per ribadire il “no” alle estrazioni petrolifere in mare.
Dopo molti mesi di mobilitazione no triv, Pittella si scopre ambientalista. Sempre con un se ovviamente: l’idea del governatore Lucano, infatti, è di continuare a trattare con il premier Renzi.
Si dissociano, dunque, le associazioni ambientaliste che chiedono azioni e atti concreti di contrasto alle politiche del governo per ogni tipo di trivellazione petrolifera, sia in terra che in mare. E non buffonate.
E ieri in una conferenza stampa in piazza Heraclea a Policoro, i NoScorie Trisaia e Med NoTriv hanno annunciato che non aderiranno alla manifestazione di mercoledì prossimo. Una scelta che potrebbe essere seguita anche da altri. In primis è già stata seguita dal Coordinamento MO’ Basta, da sempre no triv e grande animatore delle mobilitazioni di quest’inverno.
“Basta con le sfilate di cravatte al sole – ha detto Felice Santarcangelo, portavoce di NoScorie Trisaia – manifestando non si è capito contro chi. Non è minimamente citato nelle locandine il governo Renzi o Renzi. Ci sono grosse responsabilità del presidente Pittella e dei suoi predecessori in tutta questa storia delle estrazioni petrolifere e di colonizzazione delle società petrolifere prima in terra lucana e ora nel mar Jonio, servono atti concreti se si vuole veramente salvare il mare e gli ultimi pezzi di territorio rimasti”.
La faccia tosta di Pittella però non ha limiti. E forse dobbiamo smentire Santarcangelo: si è capito il governatore contro chi manifesta. Contro sè stesso. L’arte dei pazzi oggi si sposta in Lucania.
Category: Politica