‘PARAMOTORE’ VOLA BASSO E PRECIPITA IN MARE VICINO LA SPIAGGIA, SFIORATO IL DRAMMA A TORRE LAPILLO
(g.m.)______Una tranquilla sera d’ estate a mare poteva trasformarsi in una tragedia, ieri, ma per fortuna non si è andati oltre qualche guaio giuridico che passerà il pilota.
Ieri a Torre Lapillo, un “paramotore”, ossia un’attrezzatura da parapendio dotata di motore, è precipitato sulla spiaggia. Poco prima delle 20 alcuni avventori di uno stabilimento balneare avevano notato le evoluzioni del velivolo, soprattutto quelle effettuate a bassa quota.
Dopodiché, il paramotore è precipitato nello specchio di mare antistante allo stabilimento, a circa dieci metri dalla riva, con grave pericolo per i bagnanti che si trovavano nelle vicinanze.
Nessun problema, per fortuna, per loro e anche per il conduttore, che ha provveduto a recuperare tutta la sua attrezzatura e ad allontanarsi verso l’abitato. L’uomo non immaginava, forse, che qualcuno dei presenti avesse allertato la Guardia Costiera – Ufficio Locale Marittimo e i Carabinieri della Stazione CC Porto Cesareo, che sono intervenuti sul posto e hanno avviato le ricerche.
L’interessato, un professionista quarantenne del Leccese, è stato poi colto nei minuti successivi per le vie di Torre Lapillo, mentre stava caricando l’attrezzatura medesima sulla propria vettura, insieme a una seconda persona risultata estranea ai fatti.
Stando ai primissimi accertamenti, il paramotore si sarebbe levato in volo dalle campagne attigue alla s.p. 359 Nardò-Avetrana. La posizione dell’uomo è ora al vaglio degli inquirenti per la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce: la sua condotta, infatti, avrebbe violato il disposto dell’art. 1231 Codice di Navigazione (“Inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione”), nonché l’ordinanza sulla balneazione nr. 32/2015, emessa dalla Capitaneria di Porto di Gallipoli, che vieta qualsiasi volo su località turistiche-balneari: a tal proposito, l’unica località aperta al “volo libero” (deltaplani, monoplani) è quella di San Cataldo. Il paramotore è stato invece sottoposto a sequestro.
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