LA POLITICA CHE DIVENTA MAFIA / IN UN INTERROGATORIO – FIUME FRANCESCO CASCIONE VUOTA IL SACCO, DA CELLINO SAN MARCO ALLERTA TSUNAMI
(t.l.)______Da fonti giudiziarie si apprende che l’ ex sindaco di Cellino San Marco, Francesco Cascione (nella foto), nel corso di un interrogatorio – fiume, condotto dal pubblico ministero Antonio Costantini della Procura della Repubblica di Brindisi, ha reso un’ ampia confessione. Intende così alleggerire la sua posizione e chiedere di patteggiare una condanna a tre anni e sei mesi, che gli eviterebbe il carcere.
Cascione, di Forza Italia, che si trova ai domiciliari, era stato arrestato ad aprile, nell’ ambito dell’ inchiesta denominata “do ut des”, io do a te, affinché tu dia a me, insomma, una commistione talmente profonda fra ambienti politici e mafiosi, da non poterne più nemmeno tracciarne i confini. E’ accusato di associazione per delinquere, corruzione, concussione, turbativa d’asta e peculato, come gran parte della ex giunta, finita nei guai insieme ad alcuni imprenditori.
Si attendono adesso ulteriori sviluppi.
Cellino San Marco non è certo, purtroppo, un caso isolato, ma adesso, dopo la confessione di Cascione, sarà possibile vedere meglio la realtà delle infiltrazioni politico – mafiose che reggono e regolano la vita amministrativa e sociale di tanti nostri comuni del Salento, con una commistione nell’ attualità dei fatti quotidiani oramai consolidata, fra esponenti politici, dal Pd a Forza Italia, che dalla mafia acquisiscono coperture e, soprattutto, le logiche clientelari e affaristiche con cui instaurano veri e propri sistemi totalitari di potere
Category: Cronaca