PROVERBIO SALENTINO DI OGGI MERCOLEDI’ 17 GIUGNO
Questo proverbio veniva spesso ripetuto in questo periodo dell’anno, quando gli alberi di ciliegio e di nespolo erano carichi di frutti, e i genitori redarguivano i ragazzini che saliti sugli alberi solevano farsi delle scorpacciate di questi prelibati frutti, rammento loro che un sostanzioso pranzo non poteva essere sostituito da quei frutti.
Povera pancia, quindi povero organismo, che fosse stata privata del pane.
Un film diretto da Luca Barbareschi dedicato al grande campione pugliese è andato in onda nelle scorse settimane sulla Rai,
ma il personaggio televisivo assomiglia poco al vero Mennea, un uomo solitario sempre in lotta con il mondo, e che volle dimostrare al mondo che con la ferrea volontà è possibile raggiungere qualsiasi traguardo
Era un atleta fuori moda, negli anni della contestazione quando tutti parlavano di comuni, di comunità, di gruppo, di masse, lui dimostrò come il singolo, l’individuo, anche senza avere dietro quelle strutture che tanti altri paesi fornivano ai loro atleti, fosse in grado di Vincere, prima di tutto sui propri limiti.
Pietro Mennea è stato un grande, perchè è stato un grande uomo prima che un grande sportivo, un solitario che è riuscito a volare alto contro tutto e contro tutti, e non certo per come qualche regista compiacente nei confronti di chi lo finanzia ha voluto farlo apparire.
I partiti, i giornalisti, gli intellettuali anche dopo questi omicidi, negano l’esistenza del terrorismo comunista, e continuano a scrivere sui giornali e a ripetere in televisione: ” le cosidette e le fantomatiche Brigate Rosse”.
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