LA CONFERENZA ORGANIZZATIVA DELLA CGIL / IL SEGRETARIO GENERALE SALVATORE ARNESANO: “Aumentare la rappresentanza, diminuire la diseguaglianza”
(Rdl)______Sono in corso di svolgimento all’ hotel Hilton di Lecce i lavori della conferenza organizzativa territoriale della Cgil (nella foto). Pubblichiamo qui di seguito una sintesi dell’ intervento svolto dal segretario generale Salvatore Arnesano______
Nell’ultimi dieci anni il mondo del lavoro e, con esso la cultura stessa del lavoro e la sua percezione, hanno subito profondi cambiamenti. Sono cambiate le regole su scala internazionale, la tecnologia ha accelerato e mutato i processi produttivi. Gli orizzonti su questi mutamenti sono in parte difficili da prevedere e gestire; ma una sola cosa, tuttavia, è certa: a fronte di tutti questi cambiamenti, non c’è nessun miglioramento sui diritti dei lavoratori e delle lavoratrici! Sono aumentate le disuguaglianze e le iniquità, producendo gravi e becere guerre tra poveri: tra lavoratori di serie A e lavoratori di serie B, tra precari e dipendenti, tra cassintegrati e disoccupati, tra lavoratori migranti e residenti!
Le aspettative tradite non sono solo quelle dei figli, ma anche quelle dei padri che hanno lottato e si sono sacrificati per affidare un futuro di diritti e benessere alle generazioni successive.
Chi dice che noi siamo stati immobili mentre fuori tutto cambiava, dice – consapevolmente – il falso!
Da qui l’obiettivo di fondo che il Documento nazionale indica per questa Conferenza: allargare la rappresentanza e i confini della contrattazione. Se la crisi economica nel nostro Paese deve rappresentare un’opportunità, come dicono alcuni, lo deve essere innanzi tutto per estendere diritti e tutele a chi non li ha, per affermare l’uguaglianza.
REGIONE PUGLIA:
Rivolgiamo al neoeletto Presidente della Regione Puglia i nostri migliori auguri di buon lavoro. Sono tante le aspettative riposte nel nuovo governo regionale: auspichiamo che esso riesca a rispondervi con concretezza. A tale proposito le Segreterie Regionali di Cgil-Cisl-Uil hanno già chiesto un incontro per affrontare le tante emergenze della regione. Il clima di sfiducia tra le persone è evidente e la bassa partecipazione al voto è un segnale preoccupante che deve essere colto con urgenza.
Purtroppo la ripresa economica, proclamata ogni anno per l’anno successivo, non si intravede. E intanto si rafforzano rabbia e sfiducia nelle persone, soprattutto perché la questione occupazione è tutt’altro che risolta.
NORD E SUD: “LE DUE ECONOMIE”
Con un tasso di disoccupazione giovanile vicino al 50%, questo Paese si permette di far fallire misure come Garanzia giovani e di non investire su politiche per il Mezzogiorno. “Le due economie italiane”: i giornali italiani hanno ripreso tutti l’analisi inglese dell’Economist sul divario crescente tra il Nord e il Sud del nostro Paese. Negli ultimi sette anni quasi un milione di persone ha perso lavoro: di questi il 70% vive al Sud. Tra il 2001 e il 2013 sono emigrate, dal Sud al Nord Italia, più di 700mila persone: di queste, il 70% ha un’età tra i 15 e i 34 anni e più di un quarto sono laureati. Finché non si troverà un modo per ridurre questo enorme divario tra il Nord e il Sud, l’economia del nostro Paese non ripartirà e resterà indietro rispetto al resto d’Europa.
RIFORMA DELRIO E JOBS ACT, LE CONSEGUENZE SUL TERRITORIO:
Legge Delrio e la Legge di Stabilità stanno stravolgendo e gettando nella disperazione la vita di centinaia di lavoratrici e di lavoratori. Penso alle vertenze in corso per Alba Service, Nuova Salento Energia, Axa, Ico, Dipendenti Provincia, senza alcuna certezza per il futuro. Senza dimenticare le vertenze Ipercoop, dipendenti ex BAT, Palumbo, ecc.
Il cosiddetto Jobs Act, che doveva favorire l’occupazione di giovani e donne nell’occupazione, sta di fatto dando il via libera a comportamenti vessatori e ricattatori nei luoghi di lavoro! Prima ancora che fossero ufficializzati i decreti attuativi, sono già stati proposti ai lavoratori accordi per il demansionamento. Ci chiediamo quali siano i vantaggi economici per le aziende, utilizzando questo tipo di strumento che, a nostro avviso, è soltanto lesivo della libertà dei diritti sindacali dei lavoratori.
Il segno positivo sulle assunzioni a tempo indeterminato, di cui si sta dando notizia in queste settimane, va letto con attenzione. Perché non siamo di fronte a occupazione aggiuntiva, ma a trasformazioni di contratti a termine già presenti anche strutturalmente nelle aziende. A questo si aggiunge che il saldo positivo delle assunzioni è ancora costituito da una maggioranza di contratti a termine e precari.
CONTRASTARE JOBS ACT E NUOVO STATUTO DEI LAVORATORI: CONTRATTAZIONE
La CGIL ha deciso un percorso per contrastare il Jobs Act, sta elaborando una proposta per un Nuovo Statuto delle Lavoratrici e dei Lavoratori (inclusivo), rimane in piedi il percorso unitario su fisco e previdenza. Nel contempo dobbiamo continuare a lavorare per favorire crescita e occupazione.
A livello Regionale, abbiamo condiviso una Piattaforma Unitaria che parla di lavoro, sviluppo e qualità della vita. Così come abbiamo sottoscritto, sempre unitariamente, un Protocollo d’intesa e un Documento sulla politica industriale con Confindustria Puglia per rilanciare la ripresa e il sistema produttivo pugliese. Abbiamo una nostra piattaforma, una nostra agenda che ha come obiettivo la crescita e lo sviluppo del Salento. A partire da: Turismo, Agro-Alimentare, Welfare, Credito e Manifatturiero. L’obiettivo è avanzare proposte per contrastare la desertificazione delle nostre aree industriali con la costruzione di condizioni che creino nuova e buona occupazione.
A questo proposito stiamo lavorando per la sottoscrizione di un Protocollo D’intesa con le associazioni datoriali delle PMI su un percorso di internalizzazione per incoraggiare la creazione di occupazione vera nel settore. Così come non è più rinviabile la cantierizzazione di alcune opere importanti sotto l’aspetto infrastrutturale, ma soprattutto occupazionale.
XYLELLA
Stiamo vivendo una emergenza drammatica che si chiama Xylella. Per noi significa bomba sociale. Si continua a parlare degli ulivi e poco dei lavoratori coinvolti che sono tantissimi, abbiamo stimato in quasi 8.000 lavoratori, il numero di persone che non avranno la garanzia occupazionale. Noi chiediamo che allo stato di emergenza sia dichiarato lo stato di calamità per consentire a quei lavoratori di poter usufruire delle provvidenze economiche.
I TEMI DELLA CONFERENZA DI ORGANIZZAZIONE:
Contrattazione inclusiva; Democrazia e partecipazione; Territorio e strutture; Profilo identitario e formazione sindacale.
Per un sindacato come la Cgil, la contrattazione rappresenta il cuore del proprio agire. Un sindacato vince questa sfida se è in grado, innanzitutto, di agire con la contrattazione per intercettare e dare risposte ai bisogni reali del mondo del lavoro. È questo l’elemento che ci ha consentito, fino ad ora, di resistere all’onda che ha spazzato via i partiti che hanno perso la capacità di rispondere alle istanze reali delle persone. Le innovazioni, proposte con la contrattazione inclusiva e di sito, rispondono all’esigenza di intervenire in quel mondo del lavoro che, oramai da troppo tempo, sfugge al sindacato, nella rappresentanza come nella contrattazione.
Importante l’aver messo al centro dell’azione contrattuale la questione degli appalti, attraverso i quali si sono operate gravi destrutturazioni dei processi produttivi e le conseguenti espulsioni di lavoratori. Con le modifiche avvenute, c’è il rischio che i lavoratori non abbiano più le garanzie di un passaggio da un appalto ad un altro. Noi dobbiamo pretendere la clausola sociale per i lavoratori! Un aspetto quasi scontato, fino a oggi, ma che con il Jobs Act non lo è più.
Il territorio, le Camere del Lavoro e i luoghi di lavoro devono rappresentare il baricentro della nostra contrattazione inclusiva e sociale per dare dignità al lavoro e alle condizioni di donne e uomini, giovani, pensionati, migranti che vogliamo rappresentare. Devono essere luoghi di partecipazione che “incontrano-ascoltano-organizzano”.
Nell’ottica di ridare centralità al territorio, dobbiamo tutti lavorare perché sia potenziata la politica dei servizi. Tagliando risorse ai Patronati da parte del Governo, le conseguenze sulla tutela dei diritti dei cittadini rischiano di essere gravissime. Non potremmo più garantire un servizio gratuito a discapito dei lavoratori, disoccupati, pensionati, immigrati. Non vorremmo che, proprio nel 70° anniversario dalla fondazione dell’INCA, venisse cancellata l’uguaglianza all’accesso ai diritti.
Se ogni anno poi il Governo ci costringe a tempi sempre più ristretti per poter fornire l’assistenza fiscale, questo non è tanto un problema di natura organizzativa delle nostre società fiscali, quanto e soprattutto una lesione del diritto di milioni di lavoratori e pensionati a ricevere un’assistenza qualificata e competente a costi molto contenuti.
Ripartendo dal territorio, con una prospettiva effettiva di cambiamento, dobbiamo restituire la dignità al lavoro e, per fare fronte ai mutamenti imposti dalla complessità della società, dobbiamo impegnarci nella contrattazione decentrata, territoriale e sociale inclusiva.
È necessario valorizzare adeguatamente percorso della contrattazione territoriale, molto di più di quanto non si sia fatto finora, organizzando, quando si ritenga opportuno, assemblee unitarie che coinvolgano e informino la cittadinanza sui risultati positivi e anche negativi della negoziazione sociale. C’è tanto lavoro infatti che spesso non viene conosciuto e riconosciuto
Le disuguaglianze lavorative richiedono di ricomporre il lavoro, rafforzando la contrattazione di secondo livello, di sito, di filiera, unificando nella rappresentanza e nella tutela le diverse figure lavorative che vi operano, per una maggiore inclusività.
Category: Politica
Ottimo intervento