MA CHE COSA STA FACENDO IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REGIONE PUGLIA? EMILIANO, SE CI SEI BATTI UN COLPO!
Trivelle pronte ad entrare in azione sulle nostre coste, con devastazione di flora e fauna marina, come da interessi e permessi nazionali del partito di cui è ancora segretario regionale, a favore dei petrolieri: nonostante manifestazioni e contrarietà espresse a voce in campagna elettorale da tutti i candidati del Pd, che si sono, teoricamente ed ipocritamente uniti agli altri. Nonostante la sua, che ora tace.
Il gasdotto della Tap ha già iniziato a devastare San Foca: nonostante nel suo programma ci fosse la volontà di “un altro luogo” per l’ approdo, e il desiderio di indagare sull’ intera questione: certo, stratagemmi, comunque era già qualcosa per qualcosa da fare, e invece niente.
Il sindaco di Melendugno l’ ha invitato intanto ad andare subito là, come quando il giocatore di poker va a vedere il bluff dell’ avversario: ed Emiliano non ha risposto.
Non ha risposto nemmeno ai cittadini di Nardò, che si ritroveranno presto le loro spiagge sommerse di scarichi di fogna.
Non ha provveduto neppure per o scarico dell’ acquedotto pugliese nell’ oasi di Torre Guaceto
La guerra degli ulivi in corso di svolgimento, con l’ attacco dei potentati, degli scienziati, dei lobbisti, degli affaristi contro il popolo del Salento che difende il suo territorio, e qui Emiliano rassicura, qualcosa farà, ma deve ancora farsi un’ idea , deve ancora “cercare di capire cosa sta succedendo” (intervista di poche ore fa al quotidiano “Avvenire”): eh, con calma, in campagna elettorale si sparano slogan, mica ci si può preparare sui problemi veri!
‘Stamattina a Bisceglie manifestazione per chiedere onestà e trasparenza e il mai più a simili vergogne, all’ istituto sanitario di Bisceglie: ma Emiliano non c’ era.
E intanto a Taranto operai e cittadini continuano a essere uccisi dal mostro “da risanare“.
Tutti lo cercano, tutti lo vogliono, ma Michele Emiliano si nega. Forse si nasconde.
Le cronache ruffiane dell’ ansa e del Tg3, e dei quotidiani locali, lo dicono impegnato in un vertice permanente di passaggio di consegne col suo predecessore Nichi Vendola, proprio quello che aveva più volte criticato, e poi spudoratamente elogiato. Come per tutto quanto.
E infastidito dalle polemiche sugli effetti della legge elettorale pugliese dei trombati, fra assessorati da cencellinare e quota rosa, e pure rosse, che non ha.
Quali sono i piani di Michele Emiliano?
Cosa intende fare per i Pugliesi, cominciando dalle questioni di più drammatica attualità?
Quando finirà la luna di miele politica che, chissà perché, sta passando con Nichi Vendola?
Quando comincerà a fare qualcosa? Dimostrando che le sue non erano parole e che è capace di andare contro il suo stesso partito? Oppure che le sue erano tutte puttanate?
Già, è proprio questo il problema. A Michele Emiliano, che ha compiuto “una forte mutazione genetica di una sinistra che non assomiglia in nulla a quella tradizionale”, proprio a lui, come per nemesi divina, si ripropone adesso drammaticamente l’ interrogativo di tutti i grandi rivoluzionari di sinistra: che fare? Il problema è che la domanda c’è, le questioni sono tante: ma lui non ha risposte e non sa che cosa fare, ora, che dalla campagna elettorale delle parole bisogna passare al governo dei fatti.
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