LA TAP RISPONDE: NON C’E’ NESSUN MISTERO, E’ TUTTO IN REGOLA, E IL SINDACO SAPEVA / AGGIORNAMENTO DELLE ORE 23.07 – LA REPLICA DI MARCO POTI’: NO, ECCO TUTTO QUELLO CHE NON VA BENE
Il Consorzio Tap in serata replica a quanto pubblicato, in un comunicato che qui di seguito riportiamo______
“Sarà completato domani mattina il sondaggio in corso in un fondo privato lungo il percorso futuro del gasdotto. Si tratta di uno dei quattro sondaggi da effettuare in area sottoposta a vincolo paesaggistico, per i quali è stata rilasciata lo scorso 12 maggio regolare autorizzazione paesaggistica dalla dirigente del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia; l’accesso al fondo è stato concordato con i proprietari ed è avvenuto attraverso la viabilità interpoderale.
In precedenza, il 19 maggio scorso, TAP aveva sottoposto via Posta Elettronica Certificata (PEC), allo Sportello Unico del Comune di Melendugno la Comunicazione di Inizio Lavori redatta sul modulo predisposto dallo stesso Comune e contenente tutte le informazioni sulle attività programmate che comprendono la preliminare ricerca di eventuali residuati bellici da bonificare (attività poi conclusa con il rilascio da parte del competente ufficio del Ministero della Difesa della certificazione dell’esito negativo) e il sondaggio geotecnico vero e proprio.
Le attività erano state interrotte venerdì pomeriggio al termine della ordinaria giornata di lavoro, ultima della tipica settimana lavorativa dei cantieri edili e assimiliati, e operai e tecnici hanno regolarmente goduto delle loro meritate giornate di riposo, dedicando, forse, la serata di ieri a seguire la finale di Champions League, come milioni di altri italiani ed europei.
Non così l’incaricato della società incaricata di vigilare sul cantiere e sui macchinari dopo gli atti vandalici verificatisi lo scorso mese di marzo, che ha ricevuto, nella notte tra sabato e domenica almeno un paio di “visite” da parte di persone certamente non autorizzate ad accedere nel fondo, che comunque si sono limitate (forse per la presenza del vigilante?) a scattare delle foto dei macchinari fermi. E’ intervenuto anche il sindaco del Comune di Melendugno, accompagnato da altri amministratori municipali, che ha chiesto al personale della vigilanza informazioni sulla natura dei lavori che, come esposto sopra, erano da 18 giorni in possesso della sua amministrazione.
Foto e “informazioni”, con spregio del ridicolo, sono poi state pubblicate sui social network a testimonianza della pretestuosità e inconsistenza degli argomenti degli oppositori del progetto TAP”.
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E’ giunta in tarda ora la replica del sindaco Marco Potì. Eccola______
“In relazione alle attività di carotaggio effettuate all’interno della pineta di San Basilio da società incaricate da tap ed al comunicato emesso dalla stessa Tap, preciso quanto segue:
– non è giunta fino alla giornata di venerdì 5/6/15 al protocollo del Comune di Melendugno nessuna autorizzazione paesaggistica rilasciata dal dirigente del servizio Assetto Territoriale della Regione Puglia, nè direttamente nè allegata alla Comunicazione di edilizia libera trasmessa da Tap;
– …per le attività di carotaggio in quei 4 punti, il Servizio Foreste della Regione Puglia ha espresso, fin dal mese di novembre, parere favorevole con il rispetto di prescrizioni molto precise, tra le quali mi pare ci fosse l’obbligo di approvvigionare i materiali e le macchine per le attività previste, tramite elicottero(!);
– in seguito al mio sopralluogo la sera di sabato 6/6 (durante il secondo tempo della finale di champions league della !) insieme al responsabile dell’UTC del Comune di Melendugno arch. S. Petrachi, abbiamo potuto constatare che le carote frutto dell’attività di perforazione in parola, erano abbondantemente intrise di acqua, il che fa presumere che erano state estratte da poco tempo, considerate anche le alte temperature di venerdì e sabato scorsi, che le avrebbero invece disidratate abbondantemente;
– risulta inoltre che alcune particelle interessate da tali attività di carotaggio mediante trivella perforatrice, siano inserite nel catasto incendi del Comune di Melendugno e, come tali, soggette a divieto assoluto di qualsiasi tipo di intervento su di esse, con responsabilità penali in caso di violazione di tali divieti;
– nella mattinata di oggi ho parlato per telefono con il comandante prov.le del corpo forestale di Lecce, pregandolo di intervenire con sollecitudine sul posto con i suoi uomini, al fine di controllare il rispetto delle prescrizioni indicate nel loro parere e, presumibilmente, riprese all’interno dell’autorizzazione paesaggistica rilasciata dalla regione Puglia e di verificare, nel caso, la violazione del divieto di operare in aree percorse in passato da incendi.
Tutto questo per il rispetto della legalità e delle leggi dello stato italiano e per la tutela del paesaggio e del territorio del Comune che rappresento ed amministro”.
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