NUOVA DISCARICA DI CAVALLINO: C’E’ CHI DICE NO!

| 25 Maggio 2015 | 0 Comments

(e.l.)______E’ partita ieri da San Donato (nella foto) la battaglia del Comitato Intercomunale che si oppone al progetto di una nuova discarica a Cavallino.

Una raccolta firme infatti, promossa dalle associazioni Sveglia Cittadina, La Scìsciula e  dal Forum  Ambiente e Salute del grande Salento, è portata avanti da tutto il Comitato Intercomunale che si oppone al progetto di nuova discarica che sembra voglia arrivare al traguardo senza fare i conti con i cittadini di San Donato, San Cesario, Lizzanello, Cavallino, Caprarica di Lecce e di Lecce che da 15 anni subiscono gli odori nauseabondi degli impianti già esistenti.

“Buona la prima! – dicono dal Comitato  – Ma non ci fermiamo qui. Si punta ad un numero di firme adeguato, che possa bastare per chiedere seriamente  l’immediata revoca e la bocciatura del progetto, ponendo un’irremovibile pietra tombale contro qualsiasi decisione di aprire nuove discariche, né tanto meno ampliare, o continuare a sperperare ingentissimi soldi pubblici in discutibili e non ben chiari “ammodernamenti” di mega-impianti industriali insalubri e antiscientifici. Tra questi si annoverano per esempio gli inutili e dannosissimi “biostabilizzatori”, vera piaga assieme alle discariche e agli inceneritori della malagestione dei rifiuti nel Salento, impianti spreca-denaro pubblico e ammazza salute. Vogliamo essere finalmente ascoltati nel verso della difesa delle sacrosante ragioni di tutti e del Salento e soprattutto nel verso della difesa di inalienabili e intangibili diritti, Diritto alla Salute e alla Vita in primis, strettamente legati al Diritto alla Salubrità, Benessere e Bellezza del proprio territorio, Diritti sanciti e difesi sommamente dalla nostra Costituzione Italiana e dall’Europa.”

Dal Comitato partono anche le proposte alternative:

Partendo dal fatto che tutti i comuni dell’ATO si dovrebbero adoperare affinché si disinneschi la bomba ambientale rappresentata dal puntare su discariche, biostabilizzatori e inceneritori dicendo il loro fermo e doveroso “NO!” Bisogna adoperarsi da subito per adottaree applicare, invece,  la virtuosa strategia “Rifiuti Zero”, partendo  proprio dall’incentivare massimamente il compostaggio domestico e agricolo, investendo magari le risorse previste per la nuova discarica(pare 52 milioni di euro), ripristinando la salubrità dei territori e mirando ad un abbattimento sostanziale della tassa sui rifiuti, attraverso una premialità a quei cittadini che effettivamente rispondono positivamente, puntano a non conferire in discarica e a ben gestire la frazione umida/organica.

Alle soglie del 2016 sono molte le esperienze consolidate sia in Italia che nel mondo, che dimostrano che un’altra gestione dei rifiuti è possibile e tale via maestra è rappresentata dall’ottima e concreta “strategia Rifiuti Zero” che non prevede di trasformare ancora una volta i cittadini in cavie e i territori in pattumiere, così come oggi politiche e decisioni irresponsabili hanno ancora in animo di fare, aprendo addirittura una nuova discarica con ingentissimo spreco di pubblici denari e spingere le comunità del Salento a sprofondare in un ulteriore e drammatico abisso.

Le discariche e l’attuale impiantistica minano inesorabilmente per loro nociva natura la salute dei cittadini, e compromettono la salubrità dei territori. Perdita di salute comprovata dal catastrofico quadro epidemiologico per troppo tempo sottaciuto e ignorato, in primis proprio dai pubblici decisori, relativo a insorgenze di patologie altamente degenerative e letali con incidenze in costante aumento e che oggi così bene si conosce.

Gli esempi di come invertire la rotta ce li indicano proprio le esperienze virtuose dei Comuni di Galatina e Corigliano d’Otranto, tra i primissimi ad aver avviato una gestione razionale e tracciabile oltreché premiale promuovendo e potenziando l’ottima pratica del compostaggio domestico, dimostrando come semplicemente applicando la legge vigente da oltre 15 anni e recuperando le buone pratiche tradizionali in armonia con il territorio il cambiamento può essere semplice, immediato e a costo zero! In entrambi i comuni le amministrazioni hanno regolamentato istituendo un Albo dei Compostatori, ufficiale e pubblico, per promuovere e ben gestire comprovandola la buona e virtuosa pratica del compostaggio domestico, riscontrando in un tempo brevissimo una risposta oltreché positiva da parte di tutti i cittadini, ottenendo risultati insperati ed eccezionali.

Tenendo conto che la produzione pro-capite di rifiuti in Italia si attesta a circa 1 kg di rifiuti solidi urbani al giorno. Una famiglia di 4 persone quindi ne produrrà circa 1 tonnellata e mezza all’anno. Il 40 % di rifiuti solidi urbani sono di origine organica. Per rispettare i cicli naturali della materia la destinazione di questi rifiuti non deve essere l’accumulo nelle discariche ma la loro decomposizione e trasformazione in humus, prezioso per il terreno facendo tornare in pochissimi mesi le sostanze nutritive utili al suolo rigenerandolo.

La raccolta firme sarà poi indirizzata al Presidente dell’ATO Paolo Perrone, nonché Sindaco di Lecce e massima autorità sanitaria del suo comune, ma anche al Presidente della Provincia, al Presidente della Regione Puglia, alla Direzione Generale ed a quella Sanitaria del ASL di Lecce ed al Direttore Generale dell’Acquedotto Pugliese. Secondo il comunicato diffuso, l’iniziativa vuole anche porre l’attenzione su un oramai improcrastinabile e drastico cambio di rotta, ponendo anche l’attenzione sulla generale questione rifiuti nel Salento, a più riprese denunciata da inchieste giornalistiche e posta sotto l’attenta lente della Magistratura.

Prossimi appuntamenti per firmare il 2 giugno a San Cesario di Lecce e probabilmente il successivo fine settimana a Cavallino.

Category: Cronaca

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