IL M5S PRESENTE CON LISTE PROPRIE CONTRO IL CAOS DELLE CIVICHE IN CINQUE COMUNI DELLA PROVINCIA CHIEDE UN VOTO LIBERO DI DEMOCRAZIA DIRETTA / ANTONELLA VINCI: “Siamo l’ alternativa alla regressione dei nostri paesi”
(g.p.)______Il M5S parteciperà con proprie liste anche alle elezioni comunali in cinque centri della provincia di Lecce, dove, sempre i 31 maggio, oltre che per le regionali, si voterà pure per l’ elezione del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale.
Questa mattina, nella sede del meet up “Salentini uniti con Beppe Grillo”, in via Flascassovitti, a Lecce, sono stati presentati alla stampa i candidati a sindaco (nella foto, da sinistra a destra: Pasquale Cirillo, Vincenzo Caggiula, Antonio Izzo, Antonella Vinci, Francesco Ciardo, ndr).
C’erano pure il senatore Maurizio Buccarella, il deputato Diego De Lorenzis e il coordinatore provinciale di questa campagna elettorale Giovanni Manzo.
Legalità, trasparenza, onestà, democrazia partecipativa e diretta dei cittadini: questi i motivi di fondo che accomunano le proposte del M5S nei comuni, dove concorrono contro decine di liste civiche, in cui si agita, ma spesso si nasconde proprio, perché altrimenti improponibile, tutto il vecchio e tutto il peggio della politica.
Almeno, di un certo modo di fare politica: diritti dei cittadini riconosciuti come se fossero elargizioni munifiche, ricatti più o meno velati, parentele, clan, favori, compravendita dei voti, incapacità, inadempienze, personalismi.
Non è facile in realtà come queste metterci la faccia, schierarsi politicamente contro i centri di potere e i loro giochi clientelari.
Ma – è un altro denominatore comune delle storie che i cinque candidati a sindaco hanno raccontato dei loro paesi – cresce l’ informazione, la partecipazione, la consapevolezza, la voglia di impegno e di riscatto, dei cittadini. Che poi sono le ragioni stesse fondanti del Movimento 5 Stelle, dalla sua nascita, e le caratteristiche sollecitate in questi pochi anni di vita.
Antonella Vinci, avvocato, ma pure mamma, come ha tenuto a ricordare, si presenta a Calimera: “Il tratto dominante da troppo tempo ormai è la regressione. La regressione in tutto, in tutti gli aspetti della vita sociale che abbiamo registrato e cioè subito in questi ultimi decenni. Ora vogliamo reagire. Vogliamo interpretare la voglia di reazione. Ci proponiamo come l’ alternativa alla regressione, in nome della trasparenza, dell’ efficienza e della riqualificazione del territorio”.
Antonio Izzo, medico psichiatra, si presenta a Maglie, la capitale storica del “fittismo”: “Abbiamo scelto lo slogan- SCEGLI LIBERAMENTE! Vediamo in giro criticità, stanchezza, grigiore. Vogliamo ridare entusiasmo a tutta quanta la nostra comunità, liberandola dai compromessi e dai condizionamenti. Puntiamo sulle attività tradizionali, da riqualificare e attualizzare: commercio, artigianato, turismo ambientale”.
Pasquale Cirillo fa il vigile del fuoco a Veglie e si propone quale espressione dei suoi concittadini al di fuori e contro i trasformismi e le logiche della vecchia politica: “Siamo collegati alla realtà della comunità, vogliamo essere espressione della comunità, renderla vivibile. Riqualificheremo gli spazi abbandonati, ci batteremo contro il degrado urbano. La ciliegina sulla torta del nostro programma, un’ osteria comunale, dove servire prodotti del territorio a chilometri zero”.
Vincenzo Caggiula fa il tecnico informatico e per Parabita punta sulla partecipazione, l’ impegno concreto dei cittadini: “Ecco, la democrazia diretta. Poi vogliamo abolire quella tassazione di competenza comunale spesso iniqua. Riqualificare l’ ambiente, partendo dalla lotta all’inquinamento elettromagnetico”.
Francesco Ciardo, dipendente pubblico, a Gagliano del Capo insiste sulla democrazia diretta: “Nei nostri paesi spesso le decisioni le prendono due – tre persone. Noi vogliamo che tornino a prenderle tutte e tutti insieme i cittadini. Vogliamo lavorare sulle risorse umane, prima ancora che su quelle economiche, per esempio riportando anziani e bambini nella vita pubblica”.
Ma perché spesso il M5S è penalizzato nel risultato dalle elezioni amministrative, rispetto a quello delle politiche?
Rispondono i parlamentari: “E’ un fenomeno che conosciamo bene, che abbiamo cominciato a denunciare e su cui andremo a fondo. Il voto amministrativo consente al potere un controllo diretto, in tante forme, del consenso dei cittadini. Si è persa la percezione di quanto sia grave la compravendita dei voti, che la legge punisce anche quando si tratti di semplici promesse di utilità, e di quanto sia importante la dignità del voto libero, senza condizionamenti. Combatteremo l’ uso distorto di strumenti costituzionali come le preferenze, vogliamo scoprire e denunceremo ogni atteggiamento mafioso che limiti la libertà del voto dei cittadini”.
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