LECCE, DECIDE ANCORA DOUMBIA. A MARTINA CUORE E CINISMO, L’ OBIETTIVO PALY-OFF E’ ANCORA REALE

| 25 Aprile 2015 | 0 Comments

di Laura Ricci_______

Si apre un altro capitolo di questo finale di stagione infiammato per il Lecce che deve assolutamente vincere ogni incontro che lo aspetta per continuare a sperare nei play off. Questo pomeriggio i salentini sfidano allo “Stadio Tursi” il Martina Franca che cerca i tre punti per la salvezza matematica. I giallorossi trovano in Doumbia il proprio eroe in queste ultime partite e, grazie alla sua rete decisiva, portano a casa una vittoria indispensabile.

Intanto vincono anche le dirette concorrenti Matera e Casertana, rispettivamente contro Ischia e Vigor Lamezia; cade invece la Juve Stabia che perde per due a uno contro il Melfi.

Mister Bollini decide di schierare Scuffia, Beduschi, Di Chiara, Diniz, Vinetot, Papini, Mannini, Sacilotto, Doumbia, Bogliacino(recuperato in extremis) e Lepore.

Il Martina Franca del tecnico Imbimbo scende in campo con Bleve(attualmente in prestito dal Lecce), De Giorgi, Samnick, Bucolo, Kalombo, Fabiano, Arcidiacono, De Lucia, Memolla. Pepe e Tomi.

Gli schemi tattici  con cui le due squadre hanno preparato la partita sono chiari sin da subito: i giallossi gestiscono il match e tentano di costruire azioni da rete, mentre il Martina si chiude in difesa per poi tentare di infilare l’avversario in ripartenza. La partita nei primi venti minuti è  piuttosto bloccata, i salentini mettono nell’area avversaria dei buoni cross ma non trovano mai la chiusura dell’azione. Al 21′ minuto è la squadra di casa a creare il primo vero pericolo con un tiro di De Giorgi che si spegne di poco alla sinistra di Scuffia.

Il Lecce ci prova con il tandem Bogliacino-Doumbia ma Kalombo intercetta il pallone e lo toglie dalla testa di Doumbia che non riesce dunque a tentare il tiro. Al 39′ gli uomini di Bollini sfiorano il goal grazie a un cross con i contagiri di Lepore che pesca la testa di Sacilotto, autore di un colpo di testa preciso e insidioso ma deviato in volo da Bleve che si distende e nega la gioia del goal ai suoi avversari.

Termina così un primo tempo dai ritmi piuttosto blandi e spezzettati.

Al rientro in campo delle squadre, Bollini decide di aumentare la presenza offensiva in campo facendo subentrare Gustavo a Di Chiara. Al 50′ è subito Lecce protagonista, Doumbia accarezza il secondo palo con un rasoterra al veleno e fa tremare gli avversari.

Le occasioni da rete per i giallorossi si fanno sempre più frequenti e Diniz, su azione di calcio d’angolo, colpisce in pieno la traversa con un colpo di testa; nel giro di pochi secondi i salentini colpiscono per la seconda volta la traversa avversaria, questa volta con un rimpallo casuale del pallone che dopo aver sbattuto su Doumbia si è spento sul legno più alto della porta del Martina. I biancazzurri tentano di allontanare il Lecce dalla propria area di rigore e si rendono pericolosi con un’azione improvvisa che vede Pivkoski creare dei problemi alla difesa salentina; Scuffia però controlla il tutto e neutralizza il pericolo.

Al 57′ però la squadra leccese torna alla carica e questa volta Doumbia non perdona: colpo di testa, palo e goal imprendibile per Bleve che si vede superare dal pallone. La partita viene gestita dal Lecce fino all’utimo secondo e la rete di Doumbia regala la vittoria alla sua squadra.

Il giudizio: sarebbe piaciuto vedere questo Lecce sin dall’inizio del campionato, ma quel che conta è che il presente sorride al Lecce che continua a vincere per rincorrere il treno dei play off. Una squadra matura e finalmente cinica supera lo scoglio del Martina Franca e pensa già al prossimo match casalingo contro Ischia. Quasi nessun rischio per Scuffia che vede i suoi compagni difendere e impostare senza troppa frenesia e con ordine tattico e mentale.

Il migliore in campo: è ormai una certezza Mannini che, schierato a centrocampo, riesce a interpretare le due fasi egregiamente. Suo il cross nell’occasione della rete del Lecce.

Da ricordare: la gioia della squadra al momento del goal di Doumbia che, dopo aver insaccato il pallone, esulta mostrando le mani a forma di cuore.

Da dimenticare: sorprende la giornata “no” di Scuffia che in fase di impostazione e di controllo del pallone con i piedi ha fatto fatica in più occasioni. Un paio di rilanci sbilenchi hanno fatto storcere il naso al pubblico leccese, ma per fortuna questi non hanno avuto alcun risvolto negativo.

L’arbitraggio: ha diretto l’incontro il signor Nicolò Baroni di Firenze insieme agli assistenti di gara Valerio Vecchio e Alfonso annunziata. Match tranquillo e corretto sul campo, nessun intervento degno di nota, ordinaria amministrazione per l’arbitro.

Category: Sport

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