ULTIM’ORA / LA POLITICA CHE DIVENTA MAFIA / AGGIORNAMENTO DELLA NOTIZIA DI QUESTA MATTINA / “Albano non è indagato, solo un amico comune”
(t.l.)______Si fa più preciso il quadro dell’ inchiesta “Do ut des”, di cui abbiamo riferito questa mattina. Gli arrestati sono quattordici, ma gli indagati sette di più. Emerge anche il nome di Albano, ma, si apprende dagli ambienti giudiziari, solo un “amico comune”, come lo definisce lo stesso gip nell’ordinanza, estraneo all’inchiesta, anche se comunque citato più volte nell’ordinanza di custodia cautelare.
Il nome del cantante Albano Carrisi ricorre, infatti, nelle conversazioni intercettate dell’ex primo cittadino di Forza Italia, Francesco Cascione (nella foto) finito in manette. Nelle tenute di Albano, ancora, risulta domiciliato Gabriele Elia, uno degli ex assessori di Cellino San Marco condotti in carcere oggi. Proprio là sarebbero avvenuti gli incontri tra l’ex sindaco e l’imprenditore Tommaso Ricchiuto, destinatario di una misura cautelare ai domiciliari e al momento irreperibile. Secondo il suo legale, è fuori per lavoro e sta per rientrare.
Ricchiuto è titolare di una delle ditte, la Igeco Costruzioni Spa, interessata a un appalto da tre milioni di euro per la gestione del servizio di igiene urbana.
Albano, infine, viene citato da Cascione al telefono, in una conversazione intercettata, anche come persona cui fare appello per evitare l’imminente scioglimento del Comune, a quell’epoca non ancora deciso dalla commissione prefettizia che indagava sulle infiltrazioni della criminalità nella pubblica amministrazione, insediatasi nel luglio del 2013 e all’opera fino al dicembre successivo. “Attiva Albano, Ferrarese, Fitto”, dice Cascione a Omero Molendini, il coordinatore cittadino di Forza Italia che, al pari dell’ex sindaco, è ritenuto uno dei capi e promotori dell’associazione per delinquere.
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