UN LIBRO APPENA USCITO E UNO SPETTACOLO TEATRALE AL DEBUTTO A FINE MAGGIO: COSI’ L’ATTORE E REGISTA DI GROTTAGLIE ALFREDO TRAVERSA CELEBRA IL QUARANTENNALE DELLA SCOMPARSA DEL “SUO” PIER PAOLO PASOLINI

| 9 Aprile 2015 | 0 Comments

(Rdl)______A quaranta anni dalla morte – ricorrenza che sarà opportunamente celebrata con tutta una serie di manifestazioni, coordinate da un’ apposita commissione ministeriale – il genio profetico di Pier Paolo Pasolini brilla come non mai e continua sempre più a suscitare interesse. Il suo pensiero è una spina che punge dolorosa nel fianco di una sinistra smarrita e di una destra che non è sopravvissuta, per tutti un’ indicazione lucida quanto mai attuale. La sua arte, dalle poesie, ai film, ai romanzi, costituisce una pietra miliare nella cultura contemporanea.

Fra gli appassionati esegeti di Pier Paolo Pasolini, Alfredo Traversa (nella foto) ne è infaticabile animatore. Uomo di teatro, attore, regista, organizzatore, che viene dalla nobile scuola dell’ accademia di arte drammatica “Silvio D’ Amico”, con all’ attivo già numerosi e qualificati spettacoli, vive nella “nostra” Grottaglie, da dove tesse le fila di un’ importante elaborazione culturale.

Nell’ occasione di questo quarantennale, Traversa si è dedicato al “suo” Pasolini.

Ha scritto un saggio, che si intitola “L’ ultimo Pasolini”, per i tipi delle Pubblicazioni Italiane di Treviso ( 10 euro, postfazione di Roberto Chiesi), che racconta la storia dell’ultimo sequestro dell’ultimo film, un “racconto poetico fatto di coincidenze”, commenta Renzo Paris, su un piccolo grande caso giudiziario risolto da un’incredibile indagine.

“Compagno di vita. Ecco, Pasolini per me è questo. Che in qualche modo il mio paese sia stato protagonista di un fatto così clamoroso, mi fa amare ancor di più questo compagno e mi porta a ricercarlo nella quotidianità della mia vita, tra i miei paesani. In questo inaspettato finale risento lei, Laura, che canta “Ossigenarsi a Taranto/làlàlàlàlà/è stato il primo errore/làlàlàlà…/l’ho fatto per amore/làlàlà….”. Ricordate? Quanto tempo è trascorso, vero, Laura? Quante vite fa? Cosa ci resta di tutto questo non comprendersi, di tutto questo cercarsi, di tante energie spese per migliorare se stessi e la società in cui si vive? Tu Laura lo hai capito, ora? Anche io, come te, l’ho fatto solo per amore”.

Così l’ autore, nel suo nuovo libro, che, dopo una prima serata a Taranto, la scorsa settimana, domenica 12 aprile, alle ore 11, sarà presentato a Roma, alla libreria Fandango, in via dei Prefetti, 22, con letture da parte degli attori Marcello Donati e Antonella Fanigliulo.

Ma c’è molto altro che bolle nella pentola pasoliniana di Alfredo Traversa.

In questi giorni l’attore e regista pugliese sta lavorando ad un ambizioso spettacolo teatrale, “nel quarantennale della scomparsa, per conoscere un mai morto”, con le compagnie Traluco di Taranto e Motumus di Brindisi, l’organizzazione di Ciro Lupo, la produzione del teatro “Tarentum”, appunto di Taranto e la collaborazione del “Centro studi” pasoliniani di Casarsa.

L’anteprima nazionale è fissata a Taranto, all’ Auditorium Tarentum domenica 27 maggio alle 21.30.

Lo spettacolo si intitola “Pa Sono abbastanza grande adesso per diventarti amico”.

Alfredo Traversa firmerà così adattamento e regia del testo teatrale scritto sulla base di documenti inediti dal nostro direttore Giuseppe Puppo.

Pasolini rivivrà sulla scena e racconterà sé stesso, fra l’ altro rievocando alcuni episodi misconosciuti e insondati: l’ incontro con Ezra Pound del 1967; la sua stori d’amore vero con Maria Callas; e la sua ultima conferenza in pubblico, tenuta a fine ottobre del 1975 al liceo classico “Palmieri” di Lecce, della quale Giuseppe Puppo, allora studente dell’ ultimo anno, fu testimone, ricavandone una lezione che, come egli stesso ricorda, gli cambiò la vita.

 

 

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Category: Costume e società

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