LE “SISTEME” IN FRANCIA ED IN ITALIA
Ovvero (secondo Treccani) : “l’insieme delle componenti istituzionali,politiche,imprenditoriali,culturali e sociali che concorrono allo sviluppo di una nazione”.
La Francia,secondo la splendida e capace condottiera del primo partito transalpino…ma sicuramente estendibile al resto dei paesi inquadrati nella Unione Europea che degli stessi parametri francesi è permeata.
Erano più o meno 40 anni fa quando ho sentito risuonare in Italia (e pure in altre capitali europee) l’appello alla “lotta al Sistema” della partitocrazia e del liberalcapitalismo.
Par pari frutto di un ventennio (allora) di infiniti governi “democratici ed antifascisti” che attuavano i dettati della “Costituzione piú bella del mondo”.
Evidentemente qualche falla doveva presentare il “sistema” (minuscolo,da ora in poi) se per le estreme (destra e sinistra,solo per comodità di comprensione) si aprì una voragine di spazio nel consenso popolare tale da portare in piazza milioni di persone,lavoratori e giovani compresi.
Proteste non più tanto pacifiche man mano che il “sistema” decise di usare le maniere forti provocando una reazione sempre piú aggressiva e proporzionata alla durezza della repressione.
Non è questa la sede per analisi e ricostruzioni storiche ma solo occorre ricordare che il “sistema” italiano si difese allora compattandosi pur contro una rivolta di popolo (a Reggio Calabria nel 1970),le massicce proteste di piazza e poi nei riguardi del “terrorismo” dei successivi “anni di piombo”.
Alla fin fine (sinteticamente) tutti i partiti dell’epoca (dal MSI al Pci ed oltre) assieme a tutti i sindacati, ai poteri economici,culturali e pure religiosi presenti in Italia fecero quadrato e salvarono il “sistema” dal tracollo.
Chi vince ha sempre ragione,almeno “ufficialmente”,….i contestatori di allora,senza distinzione di colore,siamo (mi ci metto pure io,come da curriculum) stati “sconfitti” ed il “rovesciamento” non avvenne.
Oggi,arrivati al 2015,risento risuonare l’appello per la “lotta a sistema”….lo lancia la guida del Front National francese (consideriamo che,patria del 1968,Parigi si risparmiò la tragedia del terrorismo da guerra civile) ma vale per tutta l’Europa.
Infatti le regole del gioco sono simili in tutto il continente vincolato al “sistema Unione Europea” : comandano istituzioni di fatto non rappresentative del voto popolare (vedi astensionismo sempre maggiore) e sottomesse alle decisioni prese dal potere finanziario globale.
La Le Pen,non essendo certamente fascista,non rischia di incappare nelle liberticide leggi europee tipo Mancino-Scelba che possono portare a scioglimento,processo od arresto suo e dei suoi seguaci. Però sono tanti i meccanismi che il “sistema” oggi può mettere in campo per tamponare o fermare l’ascesa di questo partito e della sua guida : dai piú elettoralmente formali a quelli più “costruiti” dagli apparati di sicurezza con il concorso di media e magistratura compiacenti.
Riuscirà Marine Le Pen a lottare “contro il sistema” ?? Non scrivo “a vincere” perché sarà già tanto,e propedeutico a futuri sviluppi, che il tentativo sia posto in essere….”davvero”.
In Francia milioni di cittadini la seguono votando Front National contro tutto e tutti.
In Europa ci sono altre forze simili che,piú o meno,almeno tentano di creare questa possibilità.
In Italia,pur essendoci le condizioni atte a favorire la nascita e la crescita di un partito che identifichi nel “sistema” il proprio avversario o nemico,non si vede niente di assimilabile alla bionda “Capa” francese.
Salvini ?? A parte alcuni altri dubbi, non ha mai parlato di “lotta al sistema”…non credo proprio possa farlo.
Le Pen padre e poi Marine hanno all’epoca tagliato i ponti con tutte le formazioni ed i politici del “sistema” stesso,oggi raccolgono i primi frutti.
In Italia,dove Salvini deve ancora iniziare l’eventuale percorso,la Lega parla di “accordi” con Berlusconi e rottami vari della destra politica….se non è “sistema” questo….!!
Grazie per l’attenzione.
Vincenzo Mannello
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