ALBA SERVICE: La Cgil replica alle dichiarazioni di Damiano Dautilia
Qualcuno vuole a tutti i costi buttare in rissa una vicenda molto delicata che coinvolge migliaia di lavoratori, interessati nel processo del riordino delle province, mettendo a rischio i loro posti di lavoro.
Questo dovrebbe essere chiaro a chi, evidentemente, dimentica che le Organizzazioni sindacali sono per legge coinvolte in questo processo, tramite gli Osservatori regionali e provinciali, e che pertanto i Sindacati sono legittimati, non soltanto a essere presenti, ma a dare un contributo affinché a pagare “errori di distrazione” non siano sempre i più deboli: lavoratori.
Lungi dal voler fare del confronto democratico un’aula di tribunale, abbiamo quindi bisogno di sapere qual è lo stato di salute delle Partecipate della Provincia di Lecce, ma questo non è possibile finché gli amministratori di quelle aziende rifiutano il confronto su queste questioni.
Lo chiediamo nell’interesse di chi rappresentiamo: i lavoratori e le lavoratrici; chi rifiuta di rendere noti i conti delle Partecipate, invece, perché e per chi lo fa?
I giorni stanno passando ma le risposte ai lavoratori non vengono date: è necessario dare loro certezze, subito, su quale sarà il loro percorso.
I lavoratori sono stanchi di sentire argomentazioni e attacchi ai sindacati che servono solo a spostare il tiro sulle vere questioni. La manifestazione di sabato scorso a Bari ha rivendicato la posizione di piena autonomia del Sindacato: abbiamo manifestato contro le scelte del governo e continueremo a stare sul merito delle questioni, come sempre, per difendere i lavoratori e il territorio.
La Cgil auspica quindi che si abbassino i toni e che si elevi, finalmente, il livello di confronto e di sinergia tra parti sociali e istituzioni, al fine di gestire al meglio il percorso complicato della Legge di condividere, per quanto possibile, un’idea concreta di quale sviluppo possa portare a rigenerare il nostro territorio: questo nel solo interesse dei lavoratori e dei cittadini.
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