CAMPI ELETTROMAGNETICI, UNA PETIZIONE SOSTENUTA DALL’ ASSOCIAZIONE “CODICI” DI LECCE: “Il diritto alla salute non sia sacrificato sull’ altare del business”
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO______IL PRESIDENTE DELL’ ASSOCIAZIONE “CODICI” STEFANO GALLOTTA (nella foto ) CI SCRIVE:
In una lettera aperta più di cento firmatari tra medici, fisici, ingegneri, comitati e associazioni chiedono al Governo e al Parlamento di conservare e semmai di migliorare i livelli di tutela della salute dagli effetti nocivi delle radiazioni emesse da cellulari, tablet, smartphone, computer collegati in rete senza fili, antenne Wi-Fi, Wi-Max, radar, ripetitori della radiofonia, della radiotelevisione e della telefonia mobile DECT, GSM, UMTS e LTE (4G).
Questa iniziativa nasce in risposta a due piani del Governo che prevedono sostanzialmente un innalzamento dei limiti di legge per i campi elettromagnetici e una diffusione massiccia di tecnologie a radiofrequenza come il Wi-Fi. I piani sono la Strategia Italiana per la Banda Ultralarga e la Strategia per la Crescita digitale 2014-2020.
“Questi piani di sviluppo rischiano di far aumentare in modo esponenziale tutta una serie di patologie tumorali e neurodegenerative correlate all’esposizione continuata alla radiofrequenza, con un rischio più significativo per i più giovani dal momento che gli effetti nocivi dell’esposizione ai campi elettromagnetici si accumulano nel tempo“, ha commentato il Dott. Fiorenzo Marinelli, ricercatore del CNR di Bologna, uno dei firmatari dell’appello. “Al momento la radiofrequenza è classificata dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come possibile cancerogeno per l’Uomo, ma ricerche epidemiologiche più recenti richiedono una classificazione come cancerogeno certo”.
“Il governo suggerisce di uniformare i limiti attuali italiani (6 V/m) a quelli europei (61 V/m) in base alla raccomandazione 1999/519/CE, che io stesso ho contribuito ad elaborare come delegato del Ministero della Sanità italiano“, spiega il Dott. Livio Giuliani, dirigente di ricerca ex ISPESL. Di fatto “le conoscenze scientifiche attuali suggeriscono una riduzione cautelativa dei limiti per la radiofrequenza e per le microonde a 0,6 V/m”.
“Deve essere chiaro che noi siamo per lo sviluppo delle tecnologie digitali purché avvenga nel pieno rispetto della salute”, commenta Giuseppe Teodoro, uno dei portavoce della iniziativa. “Nella nostra lettera appello chiediamo che il Governo investa sulle connessioni via cavo, che sono le più efficienti e le uniche davvero prive di controindicazioni per la salute e richiediamo anche il divieto di installazione del Wi-Fi negli asili, nelle scuole, nei luoghi di cura e negli ospedali”.
“La valutazione del rischio correlato ai campi elettromagnetici è fortemente condizionata dal problema del conflitto di interessi“, ha commentato Francesca Romana Orlando, autrice di un saggio sull’argomento e vice presidente di AMICA. “Per questo motivo richiediamo al governo di stabilire i livelli di sicurezza per i campi elettromagnetici selezionando esclusivamente gli studi scientifici indipendenti“.
In soli tre giorni, oltre a Codici Lecce, hanno sottoscritto la lettera aperta oltre sessanta medici, fisici, ingegneri e ricercatori, tra cui numerosi esperti di effetti cancerogeni dei campi elettromagnetici, nonché associazioni ambientaliste, di tutela dei cittadini e dei malati.
In applicazione dei consolidati principi di precauzione e di prevenzione ed in ossequio al diritto costituzionalmente garantito alla tutela della salute individuale e collettiva, non sacrificabile sull’altare del colossale business che mal si cela dietro certe operazioni, le istituzioni hanno il dovere di incentivare le ricerche scientifiche indipendenti e di porre solo queste a fondamento della fissazione dei limiti di legge per i campi elettromagnetici, limiti che dovrebbero essere particolarmente rigorosi nelle scuole e negli ospedali.
La Task Force sull’Elettrosmog ha aperto una petizione pubblica che si chiuderà il 30 marzo.
E’ scaricabile dal sito:
http://www.infoamica.it/wp-content/uploads/2015/02/Petizione-Task-Force-entro-30-marzo-20151.pdf
Avv. Stefano Gallotta
Segretario CODICI Lecce – Centro per i Diritti del Cittadino, Associazione di Consumatori e Utenti – ONLUS, Piazza G. Mazzini, 7 – 73100 Lecce, Tel./fax: 0832.391840; 338.4804415, codici.lecce@codici.org
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