UN LIBRO DI ALFREDO TRAVERSA, DOPO LO SPETTACOLO TEATRALE, RACCONTA LA STORIA DI SANTA SCORESE, LA RAGAZZA DI PALO DEL COLLE PRIMA VITTIMA RICONOSCIUTA DI FEMMINICIDIO
16 marzo 1991. La vita terrena di colei che è a tutti gli effetti la prima vittima riconosciuta in Italia di stalking finisce barbaramente, a soli 23 anni. Uccisa. Massacrata. Martirizzata. Tredici coltellate. Una pozza di oltre due litri e mezzo di sangure…Ecco l’ immagine che rimane di lei, di quel lontano 16 marzo.
Nomen omen, i Latini non sbagliavano: in quel nome, il destino. Perché Santa amava, amava tutto, ma amava Dio sopra ogni cosa. Aveva scelto di diventare la sua sposa, una suora, per onorarlo e servirlo e per amare il prossimo così come solo chi ha un cuore puro come lei può.
Figlia di un poliziotto e di una casalinga, Piero e Angela, una famiglia modello, di Palo del Colle, nel barese, una sorella, Rosamaria, e Mario, il cognato.
Poi un giorno arriva lui, l’ orco, Giuseppe. Inizia a seguirla, a chiamarla, a perseguitarla ovunque. Nonostante le numerose denunce presentate e i gruppi di persone, famigliari ed amici, che a turno si occupavano della sua protezione, i suoi bodyguard, come era solita definirli, il mostro Giuseppe ha trovato il minuto fatale per privarla del respiro sotto la finestra di casa, davanti agli occhi del padre.
Le urla dei famigliari che si disperano si diffondono nell’ aria.
E’ ancora viva quando giunge al Policlinico di Bari. Sorride e risponde, anche solo con gli occhi, ad uno dei tanti medici, un otorinolaringoiatra che è là vicino. A lui, con lo sguardo e con una voce flebile, Santa Scorese racconta la sua ultima storia, così come aveva sempre fatto con il suo diario segreto, ritrovato postumo. Gli dice che è pronta per andare incontro al suo amato Sposo. E’ serena mentre lascia questa terra mortale. Chiude gli occhi qui dove è pace eterna.
Santa vive ancora oggi. Nel testo teatrale “Santa delle perseguitate” che l’ attore e regista pugliese Alfredo Traversa ha ricavato dalla sua storia e ha già rappresentato nelle scorse settimane, a Taranto e a Bari; il prossimo 4 marzo il suo spettacolo, con Tiziana Risolo e Ciro Lupo, sarà a Terni e alla serata parteciperà pure Rosamaria.
E adesso santa vive ancora anche nel libro “Santa che voleva solo vivere” che lo stesso Alfredo Traversa ha appena pubblicato per le edizioni La Meridiana ( 48 pagine, 10 euro) in un volumetto denso di emozioni e di significati.
Lei vive ancora nella sua casa, meta continua di giovani in pellegrinaggio.
Il parroco, don Tino, è il padre postulatore della causa di beatificazione.
Santa continua a vivere e a donare il bene della sua anima pulita, ma sacrificata, ogni attimo del giorno.
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