NON HA I SOLDI PER UN ESAME ALLA VISTA, PER LA REGIONE PUGLIA PUO’ PURE DIVENTARE CIECO
L’ ASSOCIAZIONE “SALUTE SALENTO” ci scrive______
F. M., 62 anni, di Trepuzzi, rischia di perdere la vista perché non ha gli 82 euro per effettuare un Oct (cioè: tomografia ottica computerizzata, una tac all’ occhio, insomma n.d.r.), un esame diagnostico molto importante, prescritto dal Pronto soccorso del Fazzi in emergenza. Quindi assolutamente utile, ma che non è compreso nei Lea, i livelli essenziali di assistenza. Dopo una lotta con una burocrazia cieca F. M. ha deciso di denunciare l’assurdità rivolgendosi ad un avvocato.
L’Oct è un esame che consente di analizzare nel dettaglio la macula della retina e il nervo ottico e quindi scoprire altre patologie. L’esame però, è stato spiegato a F. M. , si può effettuare solo in Alpi ( cioè: Attività Libera Professionale Intramuraria, n.d.r.) e in regime di ricovero.
Un paradosso tutto italiano che permette a chi ha i soldi di conservarsi la vista e a chi è esente per reddito, come il nostro sfortunato F.M., di soccombere.
Allo sportello Cup del “Vito Fazzi” l’impiegato è stato chiaro: «possiamo prenotare l’esame per domani, a pagamento». E quando il disoccupato di Trepuzzi ha fatto presente che è disposto ad attendere il suo turno in lista di attesa, è arrivata la doccia fredda: «Questo esame si può fare solo a pagamento». Come dire, non c’è spazio per chi non ha i soldi.
«Avevo cambiato gli occhiali da poco – riflette afflitto F. M. – e pensavo che l’improvviso abbassamento della vista fosse dovuto ai nuovi occhiali. Sono andato dal mio medico di famiglia e mi ha detto che poteva trattarsi di un occhio pigro oppure di una cataratta. Ma visto che sono anche diabetico, si è preoccupato e mi ha spedito al Pronto soccorso, con tanto di impegnativa ed esenzione ticket». E dire che in esenzione si può fare la fluoroangiografia, molto costosa e il campo visivo, ma non l’Oct.
La Regione non ha ancora dato un codice a questo esame e può inserirlo nei percorsi di cura in esenzione. Ma deve farlo a proprie spese. E siccome la Puglia è ancora in Piano di rientro non è possibile. Mentre in regime di ricovero, recita la normativa, «è consentito ogni strumento finalizzato alla diagnosi e alla terapia», quindi anche i farmaci di fascia C e le prestazioni non comprese nei Lea.
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