SULLA TAP ADESSO INTERVIENE LA MAGISTRATURA. LA PROCURA DI ROMA APRE UN’ INCHIESTA PER VERIFICARE LA REGOLARITA’ DELL’ AUTORIZZAZIONE CONCESSA AI COSTRUTTORI DA PARTE DEL MINISTERO DELL’ AMBIENTE

| 13 Febbraio 2015 | 0 Comments

(Rdl)______Ora nella vicenda del gasdotto interviene la magistratura. A Roma, infatti, il pubblico ministero Maria Letizia Golfieri ha aperto un’ inchiesta sulle procedure adottate dal ministero dell’Ambiente nl concedere parere favorevole al rilascio della valutazione d’impatto ambientale, in gergo burocratico: VIA,  per l’approdo sulla costa salentina di San Foca della Trans adriatic pipeline.

Nei mesi scorsi proprio alla procura di Roma, oltre che a quella di Lecce, si erano rivolti i comitati No Tap (nella foto, una manifestazione popolare a San Foca lo scorso mese di settembre) con esposti circostanziati, riguardanti mancanza di trasparenza e presenza di irregolarità formali e sostanziali nella documentazione autorizzativa concessa dal ministero : gli estensori materiali erano stati sentiti dal magistrato per rogatoria, attraverso i carabinieri di Melendugno.

Evidentemente quanto hanno riferito è stato ritenuto degno di approfondimento, a tal punto da aprire un’ indagine penale.

Per quanto riguarda il resto, siamo in attesa della prossima riunione romana del 18 prossimo, come abbiamo riferito ieri, nell’ articolo NO TAP SENZA SE E SENZA MA che adesso abbiamo ribattuto qui sotto, in cui, prendendo spunto dalle ultime notizie, facevamo la sintesi dell’ intera questione

 

 

 

Nell’esposto, tra le altre cose, si legge che «emergono inquietanti profili che mettono seriamente in dubbio la trasparenza dell’intera procedura di VIA: documenti integrativi di rilevante portata trovano ingresso formale nel procedimento amministrativo con atto recante Prot. DVA-2014-0012495 del 30.04.2014 pervenuto presso l’autorità competente tramite uno scambio di mail tra una dipendente di E.ON Italia S.p.A., un consulente della commissione VIA del MATTM ed una dipendente presso l’ufficio protocollo del MATTM».

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«Il tutto – continua – desta perplessità ancora maggiori se si pensa che tale scambio di documentazione è riferito proprio all’istanza del 17.04.2014, esattamente la data in cui la Commissione Tecnica di Verifica nel Parere n. 1596 del 29.08.2014 e il MATTM nel Decreto VIA D.M. 0000223 del 11.09.2014 attestano l’avvenuta ricezione della medesima documentazione da parte della Direzione.esposti contro TAP, procedura di via tap chiarezza. Gli organi del MATTM, dunque, sorvolano sia sulle modalità “riservate ed esclusive” di deposito delle integrazioni richieste che sui protocolli di ingresso».

 

Un’altra anomalia denunciata dal Comitato riguarderebbe il rapporto di notifica di Posta Elettronica Certificata, datato 29 aprile 2014, con oggetto “Trasmissione documentazione integrativa in relazione alla procedura di valutazione di impatto ambientale ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. in riferimento al progetto”. L’email presentava il timbro ministeriale recante la data del 29 aprile, ma è stata protocollata il 2 maggio (n. DVA-2014-12533 del 02.05.2014).

 

Secondo l’esposto non c’è dubbio che si tratti della stessa documentazione per la quale «la Commissione Tecnica di Verifica e il Ministero hanno attestato essere stata ricevuta da parte della Direzione in data 17.04.2014».

 

In generale sono state manifestate perplessità la mancanza di chiarezza sulle date, sui timbri apposti, sui soggetti intervenuti nelle comunicazioni con i dipendenti del Ministero.

 

Su alcuni di questi aspetti anche il senatore otrantino Dario Stefàno presentò un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il quale nello scorso gennaio rispose ufficialmente difendendo l’operato del suo Ministero.

 

Intanto da TAP fanno sapere che l’unico sito possibile per la realizzazione del gasdotto è San Foca. La dichiarazione fa seguito alla documentazione presentata mercoledì scorso dalla Regione Puglia nell’ambito della conferenza di servizi finalizzata al rilascio dell’autorizzazione unica, con cui sono state presentate tre ipotesi alternative di approdo: Casalabate, Torchiarolo e Brindisi Porto. Secondo TAP la Regione sarebbe fuori tempo massimo.

 

Marcello Greco

 

 

 

 

 

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Il pm di Roma Maria Letizia Golfieri ha aperto un’inchiesta sulle procedure adottate dal ministero dell’Ambiente per concedere parere favorevole al rilascio della valutazione d’impatto ambientale per l’approdo sulla costa salentina di San Foca del gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline). Nelle scorse settimane i carabinieri della Stazione di Melendugno hanno sentito per rogatoria gli estensori dell’esposto per chiarire alcuni aspetti della vicenda.

 

Category: Cronaca

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