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Laura Ricci________
In seguito all’ufficialità dell’arrivo del nuovo allenatore del Lecce che sarà Alberto Bollini, ex allenatore della primavera di Sampdoria e Lazio, con un passato da vice di Reja nella prima squadra e responsabile del settore giovanile dei biancocelesti, si è tenuta questo pomeriggio al Via del Mare la presentazione del neo tencnico giallorosso.
Il DS Antonio Tesoro ha così commentato il cambio di guida: “Abbiamo ritenuto di dover cambiare perchè purtroppo non è arrivata la svolta che ci aspettavamo. Abbiamo scelto Bollini perchè può darci una mano e ha un gioco propositivo più adeguato alla rosa. Potrà valorizzare anche il progetto in prospettiva, abbiamo preso ragazzi giovani e possiamo portare avanti il progetto anche in futuro. Ha un contratto per un anno e mezzo e gli auguro un grande in bocca al lupo.”
Mister Bollini ha così salutato la sua nuova “casa”: “Sono arrivato in una piazza importantissima, questa maglia ha un grande fascino, il tempo è poco e cercheremo di sfruttarlo al meglio, abbiamo quindici partite davanti e dobbiamo fare il meglio possibile che ci porterà a lavorare tanto e con serenità.”
Gettando uno sguardo al futuro ha poi messo in chiaro le cose: “Questo periodo non deve essere utilizzato per la ricerca disperata di un risultato, deve essere svolto un lavoro costruttivo, il risultato non viene in due giorni ed è la componente di tanti fattori. Cerchermo di raggiungere qualcosa di prestigioso attraverso grande lavoro e grandi stimoli.”
Il nuovo tecnico leccese poi si è espresso sulla rosa a sua disposizione: “È un lavoro in prospettiva perchè abbiamo un mix di giocatori esperti e giovani, abbiamo le basi per creare un Lecce entusiasmante sia nel presente che nel prossimo futuro”.
L’approdo in giallorosso dell’ex allenatore laziale è giunto con non poche difficoltà a causa della volontà del presidente della Lazio Lotito di tenerlo ancora nell’ambiente biancazzurro. Bollini ha commentato così l’andamento dell’operazione: “Con il presidente ho un grande rapporto, la Lazio ha rappresentato un’esperienza incredibile e importante, lui ha le idee molto chiare ed è sempre diretto, mi vuole bene, ma c’è stato un momento di difficoltà. Sabato notte ho ricevuto la chiamata del Lecce e domenica è avvenuto l’incontro, lunedi Lotito tergiversava, voleva tenermi ma io ho voluto prendere parte a questa nuova esperienza. Ho visto il presidente Tesoro molto convinto nel volermi qui, ho chiesto con forza il trasferimento a Lecce e Lotito mi ha lasciato andare”.
Sull’ambiente leccese si è poi espresso positivamente: “Qui si respira calcio ovunque, allenare questa squadra è un onore ma noi dobbiamo dimostrare le cose con i fatti. Ho trovato una squadra reattiva, seria e disponibile, i presupposti del lavoro ci sono tutti”. Sul modulo poi..: “Il 4-3-3 mi piace ma non sono un esasperato dei moduli, il calcio è fatto di due fasi: possesso e non possesso. Un allenatore deve conoscere i sistemi di gioco in funzione dei singoli che saranno poi inseriti in un sistema complessivo. Bisognerà cercare delle componenti, sarà fondamentale il supporto della gestione societaria”.
Il neo tecnico giallorosso ha concluso la sua presentazione rispondendo “alla sfida” che un ambiente così scontento dei risultati comporta: “Capisco il clima di esasperazione, ma bisogna che componenti importanti come la tifoseria abbiano serenità e questa è legata alla passione: se il tifoso vuole bene alla squadra deve cercare di trasmetterlo, c’è chi ha piu pazienza e chi meno, ma tutte le componenti devono cercare di collaborare e contribuire alla vittoria.”
L’esonero di Pagliari ha destato non poche perplessità nei tifosi leccesi che sono ormai allo stremo della pazienza. Tre anni nel limbo della Lega Pro e quest’ultima stagione all’insegna di insicurezze e continue delusioni sul campo non aiutano i sostenitori giallorossi ad affrontare un ennesimo cambio di allenatore.
Ciò che ci si aspetta è sicuramente un cambio di marcia e una scalata convincente verso la promozione in Serie B.
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