I PROBLEMI IRRISOLTI SI AGGRAVANO E PENALIZZANO I CITTADINI, OLTRE CHE I SANITARI STESSI / La mia mattinata di turno in guardia medica

| 24 Gennaio 2015 | 0 Comments

di Mario Giugno (medico continuità assistenziale Asl di Lecce)

______Ennesima giornata di caos in Guardia Medica, con l’aggiunta che i medici devono fronteggiare le richieste ambulatoriali senza garze, senza strumenti chirurgici , né disinfettanti dei ferri, senza fili di sutura; impossibile in queste condizioni operare in sicurezza e far fronte alle continue richieste di medicazioni, suture e rimozione punti.

La Guardia Medica non è una postazione chirurgica di emergenza, ma alla luce delle condizioni in cui versa il Pronto Soccorso, assistiamo impotenti a richieste di medicazioni chirurgiche da parte dei cittadini, che preferiscono affollare la sala d’attesa della Guardia Medica piuttosto che recarsi al Pronto Soccorso, ove attenderebbero ore ed ore.

Oggi ho dovuto utilizzare una benda come garza, facendo di necessità virtù, ed utilizzare degli strumenti chirurgici di mia proprietà per medicare una ferita ad un paziente, che era stato invitato a recarsi al Pronto Soccorso per tale medicazione, alla luce delle deficienze suddette, ma inutile dirvi cosa mi ha risposto il paziente, chiedendomi di procedere ugualmente anche in assenza di adeguata attrezzatura sanitaria.

Queste sono le condizioni in cui versa la Sanità nella nostra Regione e le previsioni non sono certo ottimistiche, visto che sono all’orizzonte ulteriori tagli, con la previsione di avere a breve una situazione sanitaria inadeguata, oltre che esporre i sanitari ad un lavoro disumano e pericoloso.

Category: Cronaca

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