ACQUE AGITATE IN FORZA ITALIA / FITTO CONTRO BERLUSCONI E LA DERIVA RENZIANA DEL PARTITO
di Roberto De Salvatore______
Non solo il centrosinistra, ma anche il centrodestra italiano vive le sue contraddizioni interne. Fra defezioni e calcoli personalistici le acque dentro Forza Italia appaiono molto agitate. E’ da qualche tempo che i rapporti fra Raffaele Fitto e Silvio Berlusconi sono tesi, perché il capo appare sempre più appiattito alle logiche renziane, cosa che il leader pugliese di FI rimprovera al cavaliere, che tenta di ritornare in auge nonostante le sue disavventure giudiziarie.
Umano, troppo umano che a Berlusconi interessi la tenuta del famoso “patto del Nazareno”, che nessuno ha mai capito in sostanza cosa preveda, ma i commenti più accreditati propendono per il salvataggio delle aziende del biscione e un ammorbidimento dei rigori giudiziari in cambio di un appoggio alla politica di Renzi.
Forza Italia era nata con una forte identità, facilmente identificabile nelle logiche conservatrici e neoliberiste, ed è proprio questo che Fitto rimprovera a Berlusconi affermando nel corso di una conferenza stampa alla Camera a cui hanno preso parte diversi senatori“”Siamo dentro Forza Italia ma contro la linea “Forza Renzi” emersa in queste ore. Troviamo anche discutibile la definizione di ‘frondisti’ perché noi non agiamo in silenzio e nell’ombra ma rappresentiamo con chiarezza le nostre posizioni”.
Fitto chiede con forza un dibattito interno al partito perché, sempre secondo le sue affermazioni “Non vogliamo Forza Italia come lista civica renziana. No ad un governo di fatto Renzi-Berlusconi”.
I dissapori interni rischiano quindi di creare una scissione, hic stantibus, e riesce strano accettare l’idea che un politico consumato come Berlusconi non lo abbia messo in preventivo. Il problema è stato sempre lo stesso in Forza Italia: l’assoluta identificazione di un movimento politico con il suo creatore, leader di un partito che però ormai conta diverse anime, e lo si è visto in precedenza con la bagarre creatasi per il caso Alfano. Al di la delle logiche interne di Forza Italia, legate quindi alle sorti personali del suo leader, Forza Italia pur avendo una notevole, anche se ormai ridotta, capacità di consensi, rischia la sua Caporetto su questo percorso politico adiacente a quello del PD, specie quello delle riforme, prima fra tutte quella elettorale fortemente osteggiata dai fittiani. Vedremo nelle prossime ora se ci sarà una fronda che porterà nel partito una frattura fra Berlusconi e il suo ex delfino, che ormai appare sempre più autonomo nel suo iter politico. E in caso di rottura ci sarà una battaglia anche per il simbolo? Ma anche i simboli ormai appaiono sempre più sbiaditi e privi di una coerenza logica.
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