LA STORIA / IL PIACERE DI FARE LA SPESA. CONTRO IL RACKET
(g.p.)______Il cartello è semplice, vergato a mano, ma efficace, nella sua comunicazione diretta. “SIAMO APERTI CONTRO TUTTO E CONTRO TUTTI”, dice. Il freddo insolito per il Salento di questi giorni colpisce anche Vernole, si sente pure qui, in via Sant’ Anna, sulla strada che porta a Melendugno, ma la solidarietà, il semplice ritorno dei clienti, che si erano diradati nei giorni scorsi, riscalda il cuore di Fernando Pascali, che nonostante la febbre alta dell’ influenza, non ha voluto mancare questa mattina, a testimoniare anche fisicamente la sua determinazione ad andare avanti.
Si commuove per quanti gli testimonino solidarietà per il suo ipermercato “Maxi Sidis” (nella foto, un’ immagine di repertorio), che gestisce insieme ai famigliari, preso di mira dal racket delle estorsioni.
L’incubo era cominciato più di un anno fa, con i colpi di pistola sparati da sconosciuti contro la saracinesca, ma non c’ erano stati seguiti, né conseguenze. Si era pure pensato a un episodio isolato, a una bravata.
Ma appena tre giorni fa, un ben più grave episodio intimidatorio, che, nella logica della “sacra corona unita”, prelude a una richiesta di denaro, con silenzio e rassegnazione inclusi nel prezzo da pagare.
Una bomba, rudimentale ma così potente, che avrebbe potuto fare vittime, se qualcuno dei dipendenti, o dei clienti, si fosse trovato esposto, è esplosa davanti l’ ingresso, la sera di mercoledì, poco dopo l’ orario di chiusura.
Questa mattina la risposta del titolare, ma pure dei clienti di Vernole. Semplice, ma efficace, come quel cartello.
Più della risposta delle forze dell’ ordine e delle istituzioni, che è pure necessaria ed anzi urgente, così, solo così, con la partecipazione concreta dei cittadini, si può sconfiggere la mafia.
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