LA GUARDIA MEDICA DELL’ ASL DI LECCE ALLE PRESE CON LE SUE PROBLEMATICHE IRRISOLTE / “Vi racconto la mia notte di lavoro infernale”
di Mario Giugno (medico continuità assistenziale ASL di Lecce)_____
Questa notte in Guardia medica è stata un inferno: continue chiamate da parte del 118, che non ha medici per medicalizzare le ambulanze; e da parte di cittadini che chiedevano a qualunque ora, anche della notte, visite domiciliari, prescrizioni di farmaci, consigli e certificati medici di malattia, lamentando spesso la latitanza dei propri medici di famiglia, che spessissimo non vanno a domicilio dei loro pazienti e curano per telefono.
La ciliegina sulla torta è stata la chiamata, alle ore 4,20 della mattina, da parte di una casa di riposo per anziani, che tutto sembra fuorché un luogo di riposo, in quanto all’interno della struttura esistono anziani, non saprei quantificarli, con gravi patologie croniche altamente invalidanti, che , a mio avviso, necessitano di monitoraggio medico continuo, per una constatazione di morte.
La chiamata è stata fatta, come accade da tempo, da parte di una delle assistenti, ripeto, per una constatazione di morte, ma la guardia medica viene chiamata spesso da tale casa di riposo anche per visite ai loro degenti.
Io mi chiedo come può una struttura privata, che per sentito dire delle famiglie che hanno all’interno i propri cari, costa tantissimo, quasi come un hotel a 5 stelle, non avere all’interno un medico ventiquattro ore su ventiquattro?
La stessa assistente (infermiera?) alle ore 4,20 di mattina mi confidava che questa notte è stata agitatissima ed avevano chiamato anche il 118.
Vi sembra giusto che una struttura privata debba utilizzare il servizio pubblico, pagato con i soldi dei cittadini, per visite mediche e constatazioni di morte, quando potrebbe avere e pagare tranquillamente un medico per un servizio continuato, che a mio avviso dovrebbe sempre essere presente nella struttura?
Come mai nessuno si è mai interessato al problema?
Una casa di riposo per anziani deve essere attrezzata per monitorare e seguire lo stato di salute di tutti gli ospiti.
La paziente deceduta soffriva di gravi patologie croniche e come lei, sempre a dire della assistente, esistono nella casa di riposo, vecchietti centenari in precarie condizioni di salute.
Le residenze sanitarie per anziani sono carenti e non hanno posto – quindi, difetto di programmazione, perché ci voleva poco a capire negli anni scorsi che si andava verso un progressivo invecchiamento della popolazione – mentre il posto c’è nel privato, ma a prezzo caro, insostenibile per tanti e comunque con sacrifici estremi per le famiglie che non possono fare altrimenti. Già in passato è stato chiesto alla casa di riposo il perché non avesse all’interno personale medico ed infermieristico qualificato in servizio giorno e notte, vista la presenza di anziani malati e con gravi patologie croniche, ma non abbiamo avuto alcuna risposta.
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