E’ INUTILE, CI DOBBIAMO SEMPRE FAR RICONOSCERE / UFFICIALIZZATO IL “CAPODANNO IN PIAZZA” NELLA NOSTRA CITTA’ / UNICO CASO DI CONCERTI, MANIFESTAZIONI, EVENTI E RADUNI SOCIALI ORGANIZZATI IN TUTTO IL MONDO, SOLO A LECCE E’ A PAGAMENTO / PER PARTECIPARE BISOGNA SBORSARE 12 EURO

| 29 Dicembre 2014 | 2 Comments

(Rdl)_____Poi dice che siamo sempre noi che attacchiamo briga. Ma nel nostro piccolo cerchiamo di essere ordinati e propositivi, documentati e riflessivi, al servizio della community dei nostri lettori.

Per primi abbiamo dato notizia, il giorno di santo Stefano, nell’articolo di panoramica sugli eventi previsti il 31 dicembre, del “Capodanno di Lecce” organizzato al Palafiere di Piazza Palio in realtà dall’impresa del Parco Gondar di Gallipoli, sottolineando che si trattava di un’iniziativa privata a pagamento.

Dappertutto invece, anche su certo più autorevoli mass media, abbiamo poi visto la segnalazione della manifestazione inserita fra i “capodanno in piazza”.

Bene, a spazzare ogni equivoco è appena arrivato solo adesso in redazione un comunicato dell’Ufficio Stampa del Comune di Lecce con il programma completo e con trionfalistiche dichiarazioni degli assessore competente Andrea Guido, a proposito della “grande manifestazione” dell’ultimo dell’anno, “patrocinata” dall’amministrazione comunale, da cui si evince chiaramente che per accedere bisogna pagare, dodici euro al botteghino.

Contenti? No, anzi. Peggio.

Sia chiaro, non ce l’abbiamo con l’iniziativa privata, che è libera, ci mancherebbe altro, di organizzare concerti ed eventi per ogni occasione.

Ce l’abbiamo con l’amministrazione comunale di Lecce, ce l’abbiamo con l’assessore Andrea Guido, ce l’abbiamo con chi, in buona o cattiva fede, subisce ed avalla equivoci di fondo.

Tante amministrazioni comunali organizzano concerti, o feste e raduni di socialità, nelle loro piazze per l’ultimo dell’anno. Questa volta, per esempio, Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze, e via via, da Siena, a Cosenza, da Salerno a Bari, per tutta l’ Italia, anche nella nostra provincia, a Otranto e a Porto Cesareo, con artisti e cantanti, di vario calibro e di vario interesse, come pure succede in tutto il mondo, comunque sempre e totalmente tutti gratis per il pubblico.

Solamente a Lecce il concerto di Capodanno in piazza si paga, e caro, dodici euro.

Non sarebbe stato meglio lasciar fare ai privati senza mettere etichette e patrocini?

Non sarebbe stato più elegante evitare di farsi belli, sempre a spese dei cittadini?

Perché abbiamo conquistato sul campo un’altra figuraccia, un altro primato, di cui avremmo fatto volentieri a meno?

Ed infine un ultima considerazione. E’ mai possibile che anche su queste sciocchezze si debba fare del clientelismo?

Ecco cosa si legge, fra l’altro, nel comunicato:
Oltre al costo contenuto  (12 euro, “contenuto”? n.d.r.) dei biglietti, altri cento saranno messi a disposizione a titolo completamente gratuito ad altrettanti giovani che si trovano in condizioni socio-economiche disagiate. Per informazioni ci si potrà rivolgere direttamente all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Lecce”.

Ecco, saremmo curiosi di sapere: se dovessero giungere mille richieste di ragazzi che si trovano in condizioni socio-economiche disagiate, come sarebbe compilata la graduatoria, come sarebbero eliminati i novecento in esubero? In base al 740, alle conoscenze dirette, ai calli nelle mani?

E anche in caso di poche richieste, chi accerta, e come, le “condizioni socio-economiche disagiate”?

Ci sarebbe da ridere, se non fosse che sono questi signori che amministrano i nostri soldi e dovrebbero provvedere  alla nostra città, invece di fare e far fare figuracce.

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Category: Cronaca

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Comments (2)

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  1. PAOLO FORESIO CAPOGRUPPO PD IN CONSIGLIO COMUNALE ha detto:

    IL CONSIGLIERE DEL PD CI SCRIVE QUANTO SEGUE:
    Il primo gennaio comincia l’anno di Lecce capitale italiana della cultura e per festeggiare questo importante evento l’amministrazione comunale cosa organizza? Sarebbe logico pensare ad una grande festa di piazza, con musica dal vivo e ingresso libero per tutti. Invece, niente di tutto questo. L’unico appuntamento in programma che gode del patrocinio del Comune è quello in Piazza Palio, con ingresso a pagamento, organizzato da privati, che, peraltro, ha traslocato a Lecce all’ultimo momento, visto che era inizialmente previsto a Gallipoli.
    Naturalmente ora l’amministrazione comincerà con il solito refrain della minoranza “vile e sciacalla”. Peccato, però, che siano i fatti a parlare chiaro. Le altre capitali italiane della cultura, a pari merito con Lecce, hanno tutte, nessuna esclusa, organizzato il capodanno in piazza, senza invitare grandi nomi, ma promuovendo comunque un momento di condivisione e di festa nei luoghi simbolo delle quattro città. Basta fare una veloce ricerca sui siti ufficiali di Siena, Ravenna, Cagliari e Perugia per trovare riscontro a quanto dico. Lecce è l’unica delle cinque in cui la piazza principale, Piazza Sant’Oronzo, resterà desolatamente silenziosa, come d’altra parte succede oramai da anni. Se il Comune da solo non ce la fa a sostenere i costi, è vero anche che non ci si attiva nemmeno per cercare partner con cui realizzare gli eventi. Alberghi e B&b, infatti, sono pieni ed una delle domande più frequenti che si sentono rivolgere gli operatori delle strutture ricettive è proprio cosa ci sia in programma in piazza per il 31 dicembre.
    Siccome, quando si vuole, i fondi si trovano sempre, non capisco perché non sia stato investito neanche un euro per festeggiare decorosamente, non pomposamente, ma con sobrietà e misura, l’anno che ci vedrà fra le capitali italiane della cultura, che, come ha ribadito più volte il sindaco Perrone, non va considerato un contentino. A parole, però. Nei fatti l’amministrazione stessa mostra di tenerlo in ben poco conto.

  2. redazione ha detto:

    Segnaliamo che questo nostro articolo è stato largamente diffuso su “Facebook”, dove – attraverso il sistema spontaneo delle condivisioni, dalla nostra pagina sul social network – ha raggiunto migliaia di visualizzazioni, con decine di commenti.
    Evidentemente abbiamo intercettato e interpretato un comune sentire dei Leccesi.
    Ringraziamo tutti per l’attenzione.
    Cogliamo l’occasione per ricordare ai nostri lettori iscritti a Facebook che possono seguirci cliccando “mi piace” sulla nostra pagina “leccecronaca.it”; siamo anche su Twitter e Instagram. Grazie.

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