SIAMO UMANITARI O FESSI?
(v.m.)______Un nostro lettore ci scrive: ” Vi chiedo un commento su l’arresto avvenuto due giorni fa , di un PROFUGO UMANITARIO preso con quattro chili di droga, e che al momento dell’arresto ha reagito violentemente mandando in ospedale un finanziere”.
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Caro amico, non conosciamo il fatto di cronaca che ci segnali, lo abbiamo letto dell’articolo che ci hai allegato, certo si possono fare delle considerazioni, sulla faciloneria con la quale in Italia può entrare chicchessia, potendo godere dello status di rifugiato per motivi umanitari, per poi delinquere nel nostro paese.
Le analisi sociologiche sul perchè gli immigrati delinquono si sprecano, tutte le sere la tv di stato, e le tv di Berlusconi ci raccontano, di questi poveri cristi costretti a delinquere per poter campare. Oppure del fatto che sono vittime della malavita nostrana.
E sicuramente sarà anche così, noi aggiungiamo pure che però se tanti cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari dichiarano che in Italia è facile delinquere, e si rischia meno che in altri paesi, forse qualche problema ce lo dovremmo porre.
Noi siamo contrari alle tesi di quanti sostengono, che tutti gli stranieri sono delinquenti, cosi come non condividiamo l’atteggiamento buonista (spesso per interesse) di quelle congreghe che dichiarano che tutte le decine di migliaia di persone che sbarcano sulle nostre coste sono degli angeli.
Un paese serio sarebbe in grado di far restare sul nostro territorio quanti vengono in Italia per lavorare, che hanno voglia di integrarsi, perchè amano l’Italia e la sua cultura, e chi viene nel nostro paese con l’idea che sia terra di conquista.
E’ del tutto evidente che anche la persona che giunge in Italia con le migliori intenzioni, perchè qualcuno gli ha raccontato che qui c’è lavoro per tutti e poi invece si trova col culo per terra sia portato a delinquere.
La verità è che abbiamo una classe politica che da un lato non è in grado di far rispettare le leggi che emana, dall’altra è vittima delle ideologia alla moda.
E poi, è difficile che uomini politici, che si son riempite le tasche di quattrini, si sono pagate le campagne elettorali, hanno tenuto in piedi tutta una serie di clientele, grazie alle decine di milioni di contributi che intascavano e intascano tramite le associazioni amiche, che si sono occupate e si occupano di immigrati, possano pensare a salvaguardare gli interessi dei cittadini italiani.
Naturalmente quando qualcuno ricorda loro quali siano i doveri di un politico italiano, immediatamente si giustificano scagliando sull’interlocutore l’accusa di razzismo.
La verità, una verità che i più conoscevano da anni lo abbiamo sentito nei giorni scorsi: ” i clandestini rendono più del mercato della droga”.
Caro amico, io sono figlio di emigranti, mio padre, i miei zii, mio nonno paterno, hanno lavorato chi in Svizzera, in Germania, in Belgio, e dopo anni di lavoro e sacrifici, sono tornati in Patria per dare un futuro migliore ai loro figli. Il fratello di mia nonna materna, è tornato in Italia, dopo che era stato oltre 40 anni in America, lì si era sposato e aveva cresciuto i suoi figli. Minato nella salute da una grave forma di asma presa lavorando in miniera, i medici gli consigliarono di passare gli ultimi anni della sua vita in paese dalla temperatura mite. E così venne a morire in Italia ospiete della sorella.
Tutti loro mi hanno raccontato che lavoravano duramente e guadagnavano. Dormivano in baracche e alla frontiera venivano visitati dalla testa ai piedi, mi racconta mio suocero che pure i denti gli guardavano.
E se erano malati, in Germania, in Svizzera, in Francia non si entrava.
Da noi, da noi è tutta un’altra storia.
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