IL NOSTRO ROMANZO CRIMINALE / DUE ARRESTATI CON L’ACCUSA DI TENTATA ESTORSIONE AGGRAVATA: “Sono Il Sogliola di Lecce, mi manda la piovra…”
(t.l.)______Sono stati arrestati perché accusati di tentata estorsione, aggravata dalle modalità mafiose, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari Giovanni Gallo e richiesta dal pubblico ministero Carmen Ruggiero.
Sono Francesco Lipari, 45 anni, di Lecce e Antonio Calò, 31 anni, di Nardo.
Le indagini della Polizia erano partite tre mesi fa, da una denuncia presentata dal titolare di un’impresa edile, il quale aveva raccontato agli agenti di essere vittima di una richiesta di estorsione.
Con amarezza, va registrato il dato diffuso questa mattina: cioè che si tratta dell’unica denuncia presentata nel corso di quest’anno da vittime del racket, e, chiaramente, con amarezza, perché sicuramente molte altre vittime delle organizzazioni para mafiose che operano nel grande Salento hanno preferito subire e pagare.
In questo caso non è stato così.
Infatti, l’imprenditore, come detto, è andato dai poliziotti e ha raccontato loro che, il giorno prima, un suo dipendente era stato avvicinato da un misterioso individuo, che si era presentato come “Il Sogliola di Lecce” e che aveva intimato la consegna di 5000 euro, necessari a suo dire “per far mangiare agli amici”, dimostrandosi ben informato sulle attività della ditta, incaricata di vari lavori di impianti idrici e installazioni stradali.
Ritornato il giorno dopo, accompagnato da un complice, aveva ribadito la richiesta mafiosa, accompagnandola con minacce e violenze, come pure un terzo giorno di fila.
Gli uomini della squadra mobile di Lecce, nel frattempo messisi al lavoro, sono ben presto arrivati all’individuazione dei presunti responsabili, da cui sono scaturiti i provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
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