IL MISTERO MICCOLI / INDAGINE SU DI UN CALCIATORE. AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO?

di Laura Ricci______

Doveva essere la punta di diamante di una squadra ferita da due stagioni che all’ultimo momento hanno impedito il ritorno in Serie B.

Fabrizio Miccoli doveva essere il punto fermo di un Lecce pronto a tornare alla carica e deciso a riprendersi le serie che contano. E doveva essere tante altre cose ancora. Ad oggi però, il capitano giallorosso rappresenta il fantasma di un campione che aleggia in panchina dietro a quel Lerda di cui tanto si parla e di cui tanto si vocifera.

Parlare di crisi nel calcio è sempre troppo facile: se un giocatore di un certo livello rimane fuori dal campo anche solo per una partita iniziano subito a circolare le voci di una rottura con il tecnico; il caso in questione però è ben diverso. Fabrizio Miccoli in questa stagione ha collezionato sei presenze su ben sedici incontri; aveva recuperato dal leggero infortunio subito in Coppa Italia contro il Foligno ed era tornato alla carica fino alla rete contro la Paganese che regalò al Lecce la vittoria. Da qui il calvario: un nuovo fastidio al polpaccio l’ha obbligato al lavoro differenziato e dopo essere tornato a disposizione di Lerda si è visto relegato in panchina e chiamato in causa solo per pochi minuti contro il Cosenza. La crescita in termini di prestazioni di Moscardelli ha forse convinto il tecnico giallorosso a fare affidamento su di lui, ma non si spiega il perché al bomber barbuto non abbia scelto di abbinare Miccoli che ben si affiancherebbe per caratteristiche tecniche. Proprio questa era la coppia da sogno che la famiglia Tesoro aveva avuto l’orgoglio di regalare ai tifosi giallorossi all’inizio della stagione stagione: Moscardelli avrebbe potuto fungere da prima punta di riferimento con Miccoli seconda punta di movimento.

Cosa impedisce a Lerda di realizzare questo progetto?

Le scelte tecniche di un allenatore possono essere condivise o meno, ma in ogni caso qualsiasi decisione può solo essere interpretata. Non esiste una chiave di lettura che ci dia “il giro giusto” per risolvere questo enigma ma si possono ipotizzare vari scenari partendo da fattori sicuri: nonostante Miccoli sia dal punto di vista atletico a disposizione del mister, non è chiamato in causa e non viene considerato come una valida soluzione per dare più “benzina” all’ attacco leccese. Forse il rapporto fra giocatore e allenatore ha subito una rottura, magari Miccoli, dopo le prime decisioni di Lerda di tenerlo fuori per precauzione, si è sentito ferito ed escluso dai meccanismi della squadra, assumendo un atteggiamento ostile nei confronti del mister. Potrebbe anche darsi che l’allenatore giallorosso non lo reputi più in condizione di poter dare un contributo importante durante le partite e quindi gradualmente abbia deciso di non includerlo nel progetto.

L’umore di Miccoli, e questo è chiaro a tutti, non è dei più sereni. Nei giorni scorsi si vociferava di un futuro del salentino nella squadra del Termoli che milita in serie D, ipotesi poi smentita dal DS Antonio Tesoro.

I malumori dell’attaccante leccese potrebbero però portarlo fuori dall’Italia, magari nel mercato di Gennaio e forse in Turchia dove quest’estate sembrava avesse ricevuto delle offerte importanti dal punto di vista economico. Questa mattina il capitano giallorosso ha confermato ai microfoni il suo amore per il Lecce che “viene prima di tutto” continuando poi con un “da parte mia non voglio creare confusione nel gruppo, io voglio solo il bene del Lecce”. Dichiarazioni che danno spazio a diverse interpretazioni ma dalle quali emerge la difficoltà di un giocatore innamorato della sua squadra che si ritrova in un momento difficile. Sul rapporto con Lerda ha poi chiarito: “Non è vero che non parliamo, lui è l’allenatore e prende le sue decisioni che vanno rispettate. È normale che quando non gioco rimango male ma non voglio creare disordini”.

Il “mistero” Miccoli non avrà soluzione fino a quando “il Romario del Salento” non tornerà costantemente in campo o, chissà, si allontanerà definitivamente da Lecce.

 

 

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