IL SALENTO RECUPERA IL “CRISTO SPIRANTE” DEL SUO VESPASIANO GENUINO

| 9 Dicembre 2014 | 0 Comments

Domani, mercoledì 10 dicembre, alle ore 17.30, nell’Auditorium del Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”,  in viale Gallipoli, a Lecce, verrà presentato un volume dedicato a Vespasiano Genuino e svelata al pubblico la scultura raffigurante il “Cristo spirante” che,  dopo un lungo iter di recupero e musealizzazione, sarà  esposta in modo permanente nella sala della Pinacoteca. Ad essere presentato anche un altro Crocifisso delle stesso autore, proveniente dalla chiesa di San Nicola Magno di Salve, che dopo l’intervento di restauro può finalmente essere ammirato per poi tornare nella sua chiesa.
La collocazione del “Cristo spirante” nel Museo è stata l’occasione per un riallestimento della sala che la deve ospitare, una rilettura museografica curata da Brizia Minerva e sovrintesa dal direttore Massimo Evangelista.
L’esposizione delle opere è accompagnata da un Quaderno di studi su Vespasiano Genuino, “Il restauro e la musealizzazione del Crocifisso di San Francesco della Scarpa” (edito da Umberto Allemandi, Torino), con le schede di restauro e i contributi di Raffaele Casciaro, curatore del  volume,  Mariachiara De Santis e Brizia Minerva.
Sia la pubblicazione, sia il supporto per l’esposizione della scultura sono stati interamente finanziati dall’Associazione “Sala delle Asse”, in una collaborazione con il Museo Provinciale “Castromediano” .

Viene così restituito al pubblico, infatti, dopo un complesso ed accurato restauro, il Crocifisso in legno che Vespasiano Genuino, forse il più grande scultore della Puglia post tridentina, realizzò per la chiesa di San Francesco della Scarpa a Lecce agli inizi del Seicento.

 Travolto dal crollo del soffitto della chiesa nel 1955, il Crocifisso fu estratto dalle macerie e depositato per cinquant’anni in una collezione privata, prima di essere consegnato nel 2007 al Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano”, dove è stato restaurato grazie ad un accordo con l’associazione culturale Sala delle Asse.

 Il Crocifisso è un caposaldo dell’attività del Genuino, punto di riferimento per la ricostruzione del suo catalogo. Semisconosciuto era, invece, il piccolo Crocifisso dello stesso autore della chiesa di San Nicola Magno Salve, nel Capo di Leuca, anch’esso restaurato per l’occasione. Intorno a queste due sculture si è voluto ridiscutere l’intero corpus delle opere di Vespasiano Genuino.

 La pubblicazione che verrà presentata domani, dunque, offre un nuovo strumento per la conoscenza di uno scultore e di un importante capitolo dell’arte nel Salento, risultato della proficua collaborazione tra l’istituzione pubblica, che ha messo a disposizione le proprie strutture e le proprie competenze, e l’associazionismo privato, che ha promosso l’attività di ricerca, sostenuto economicamente l’iter di recupero e musealizzazione e che ora dona questo volume alla comunità degli studiosi e del pubblico del museo.

da Treccani.it

di Luciana Cataldo

GENUINO, Vespasiano. – Nacque a Gallipoli, nel Salento, il 25 sett. 1552, da Sebastiano, di famiglia probabilmente originaria del Napoletano, e Antonia Scrascia (Vaccari, p. 99).

Scarse sono le notizie sulla vita di questo scultore, attivo perlopiù nel Salento, del quale sono note quasi esclusivamente opere in legno. Il 10 sett. 1584 divenne decurione della sua città e intorno al 1597 sposò Giulietta D’Aci, dalla quale ebbe cinque figli fra i quali Giovanni Bernardino che fu poi religioso teatino e architetto della cattedrale di Gallipoli (Foscarini, 1925). Secondo Paone Giovanni Berardino sarebbe nato tuttavia da un precedente matrimonio del G. (Paone – Liaci, pp. 409 s. n. 17 bis).

La prima opera del G. di cui si hanno notizie certe è il fonte battesimale scolpito nel 1588 per la cattedrale di Gallipoli su ordine del vescovo della città, lo spagnolo Sebastiano Quintero Ortis. Il fonte, conservato attualmente nella chiesa di S. Maria dell’Allizza a Alezio, rappresenta l’unico lavoro in pietra conosciuto del G. e reca scolpiti sui lati Scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e Santi.

Tra la fine del XVI secolo e la prima metà del successivo, il G. lavorò soprattutto a Lecce. Intorno all’ultimo decennio del Cinquecento vanno datati il Crocifisso e i rilievi del soffitto raffiguranti l’Immacolata e la Trinità che incorona la Vergineper la chiesa di S. Maria delle Grazie.

Category: Cultura

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.