CGIL E UIL SI PREPARANO ANCHE A LECCE ALLO SCIOPERO GENERALE DI VENERDI’ 12: “Caro Renzi, così non va” / GLI AGGIORNAMENTI SUCCESSIVI / LE RIPERCUSSIONI NEL PD LECCESE
(Rdl)______”I sindacati passano il tempo così. Invidio molto quelli che passano il tempo a inventarsi ragioni per fare scioperi”, aveva detto nei gorni scorsi, fra le altre cose, Matteo Renzi.
Oggi i sindacati hanno voluto spiegare quali sarebbero le “ragioni inventate”.
CGIL e UIL, le due grandi e storiche organizzazioni sindacali della sinistra italiana, si preparano allo sciopero generale indetto per venerdì 12 dicembre contro la politica del governo Pd.
Notiamo l’assenza della CISL, mentre al momento non sappiamo quali altre sigle o organizzazioni aderiranno alla giornata di protesta nazionale; e la precisa volontà di opposizione al governo – Renzi e le sue decisioni “adottate sulla base della piattaforma della Confindustria”.
Questa mattina a Lecce CGIL e UIL hanno tenuto una originale “conferenza stampa pubblica”, in piazza Sant’Oronzo, di cui in serata ci hanno mandato il resoconto, che qui di seguito volentieri pubblichiamo______
“JobAct e Legge di Stabilità non prevedono misure per rilanciare l’economia nel Paese. Così non va!”, lo hanno detto chiaramente oggi, i Segretari generali della Uil e della Cgil Lecce, Salvatore Giannetto e Salvatore Arnesano, durante la conferenza stampa pubblica che si è svolta oggi in piazza Sant’Oronzo a Lecce, in un gazebo che i due sindacati hanno allestito e che resterà aperto ai cittadini, dalla mattina alla sera, per le giornate del 9, 10 e 11 dicembre, fino al giorno dello Sciopero generale. Alla conferenza stampa di oggi è stata data la parola anche a diversi lavoratori che hanno chiesto di intervenire. Tra questi: Walter Marangio, insegnante, per il settore Scuola, Vito Dabbabbo, maestro dell’Orchestra Ico Tito Schipa della Provincia di Lecce, Gioacchino Marsano, per i patronati, Umberto Borlizzi della ex BAT Manifattura Tabacchi di Lecce e Giuseppe Saracino, pensionato.
Lo Sciopero generale nazionale ha in programma 54 manifestazioni nelle principali città italiane. A Lecce, venerdì 12, è prevista una manifestazione in piazza Umberto I: il concentramento inizierà dalle 9.30 e il comizio alle 11.30 (15 i pullman al momento in partenza dalla provincia verso la città): aprirà il segretario generale UIL Lecce Salvatore Giannetto e chiuderà il segretario generale della Cgil Puglia Gianni Forte. All’interno del comizio si alterneranno gli interventi di lavoratori, giovani, studenti e pensionati.
Come annunciato dai segretari generali provinciali di Cgil e Uil, Arnesano e Giannetto, inoltre, domani partirà una lettera a loro firma a tutti i Sindaci dei Comuni salentini e al presidente della Provincia di Lecce per chiedere loro di partecipare alla manifestazione. “Le politiche economiche attuate da questo governo penalizzeranno ancora una volta le amministrazioni locali che già faticano ad assicurare i servizi fondamentali ai cittadini”, spiega il segretario della Cgil Lecce Salvatore Arnesano, “non si può pensare che il paese e il lavoro ripartano con questa legge di stabilità e con il JobsAct: sono a rischio i posti di lavoro, messi in discussione i diritti dei lavoratori e non ci sono misure efficaci che aiutino le imprese a investire”.
“Il nostro non è uno sciopero indetto per far cadere il Governo, ma per dare una scossa a questo Paese che oggi è in piena fase di regressione”, ha sottolineato il segretario della Uil Lecce Salvatore Giannetto, “non si può governare bypassando le forze sociali e chi rappresenta gli interessi dei più deboli ed è per questo che scendiamo in piazza: non possiamo assolutamente accettare le decisioni di un Governo adottate sulla base della piattaforma di Confindustria, decisioni che non vanno certamente a risolvere i problemi dei dipendenti, dei pensionati, dei giovani e delle persone meno abbienti”.
Lo slogan scelto dalle due Confederazioni per lo Sciopero nazionale è ‘Così non va!’ per esprimere contrarietà circa le scelte del governo e sostenere le proposte sindacali in merito alla riforma della Pubblica Amministrazione, Jobs Act, Legge di Stabilità e Politica economica.
Cgil e Uil chiedono al Governo un cambiamento che possa finalmente contrastare il lavoro debole e precario, cancellare le iniquità della legge Fornero sulle pensioni, tutelare i lavoratori ingiustamente licenziati. Le due confederazioni avanzano, inoltre, alcune proposte come: l’universalizzazione degli ammortizzatori sociali; aprire rapidamente la contrattazione nei settori pubblici; investire realmente in vere politiche attive per il lavoro e contrastare la lotta alla corruzione, all’evasione agli sprechi, agli appalti al massimo ribasso”.
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LE SEGRETERIE PROVINCIALI CGIL E UIL COMUNICANO:”A Lecce si svolgerà una manifestazione provinciale, in contemporanea con altre 54 città italiane. Decine i pullman in partenza dalla provincia verso la città capoluogo, il concentramento dei manifestanti è in piazza Umberto I (nei pressi di Palazzo dei Celestini), dalle ore 9.30. Per le ore 10.45 è previsto l’inizio del comizio, con interventi dei lavoratori. Aprirà il Segretario generale Uil Lecce Salvatore Giannetto e concluderà il Segretario generale Cgil Puglia Gianni Forte”.
INTANTO SONO EVIDENTI LE RIPERCUSSIONI ALL’INTERNO DEL PD. AL SEGRETARIO PROVINCIALE SALVATORE PICONESE, CHE HA ANNUNCIATO DI ADERIRE E PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE SINDACALE, REPLICA SECCAMENTE, CHIEDENDONE LE DIMISSIONI, IL CAPOGRUPPO IN CONSIGLIO COMUNALE PAOLO FORESIO CONTRARIO ALLO SCIOPERO: “Trovo alquanto singolare che in nessun organo di partito si sia decisa questa posizione sullo sciopero generale e che la segreteria abbia scelto di rendere pubblica una opinione che non può che essere quella personale del segretario Piconese. Liberissimo di scendere in piazza, se lo ritiene opportuno, ma non parli a nome del Pd.
La maggior parte degli amministratori e degli iscritti sostiene con forza e fiducia l’azione che il governo Renzi, tra tante difficoltà, sta portando avanti. Nostro compito è girare i territori e diffondere il lavoro che si sta facendo. Ragion per cui non capisco proprio la posizione espressa da Piconese, che prima elogia quanto sta facendo l’esecutivo e poi sceglie di andare a manifestare con chi lo critica aspramente, e mi sembra francamente anche una mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori stare sostanzialmente con un piede in due scarpe. Sarebbe più coerente, se Piconese non è d’accordo con quanto stanno facendo i vertici del partito, che desse le dimissioni”.
IL CONSIGLIERE REGIONALE DI FORZA ITALIA ERIO CONGEDO PARLA DI ATTEGGIAMENTO PIRANDELLIANO DEL PD:
“Premesso che i fatti e gli accadimenti degli altri partiti meritano sempre rispetto e una certa distanza, è impossibile tuttavia non notare l’atteggiamento pirandelliano del Pd in provincia di Lecce.
Solo pochi mesi fa, infatti, la segreteria provinciale è scesa in piazza a Copertino per manifestare contrarietà alla ipotesi di ridimensionamento della locale struttura ospedaliera e quindi per contestare alla Giunta regionale e al suo stesso assessore Pd, le scelte in materia sanitaria.
Oggi, inoltre, il segretario Piconese aderisce allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil contro le politiche economiche del Governo Renzi.
Cioè, contro un esecutivo di cui il Partito Democratico è il pilastro fondamentale e che è guidato da Matteo Renzi, segretario nazionale dello stesso partito.
Ora mi pare inevitabile parlare di sdoppiamento della personalità. Oppure, per usare formule linguistiche che pensavamo appartenessero ormai alla vecchia sinistra e quindi oggi tutt’altro che impolverate, di un partito di lotta e di governo.
Di questa situazione, che è francamente complicato spiegare ai cittadini e agli elettori, non solo di centrosinistra, c’è un rovescio positivo della medaglia. Cioè, la prospettiva che seguendo una linea di coerenza del partito a livello provinciale, Piconese chieda ai parlamentari salentini che a lui fanno riferimento di non votare la Legge di Stabilità. I motivi per non votarla, del resto, non mancano di certo”.