A PROPOSITO DELLA CONSIGLIERA REGIONALE DEL PD CHE HA COMPRATO UN VIBRATORE CON I FONDI REGIONALI…
(V.M.)______Sembra una storia inverosimile, quella che ci è stata segnalata – in ritardo – da un nostro lettore, ma purtroppo la classe politica italiana ci sta abituando a tutto.
Una Consigliera Regionale del PD, della tanto decanta Emilia-Romagna ha chiesto il rimborso per il sex toy (un vibratore).
Oltretutto ciò è avvenuto per due volte ed è stato giustificato con la voce “per pranzo o cene di lavoro e hotel con amministratori locali su politiche regionali”. E’ quanto emerge dalla relazione della Guardia di Finanza di Bologna.
Pare che il commento di alcuni compagni di partito sia stato:” Almeno Berlusconi il suo piacere se lo pagava coi soldi suoi”.
Al lettore che ci chiede un nostro commento, ricostruiamo per intero la vicenda.
Un collaboratore della consigliera tenta in seguito di assumersi la responsabilità dell’acquisto, ma gli inquirenti non sembrano convinti.
Intanto la Consigliera nega di essere mai entrata in un sexy shop e dichiara: «A me dispiace deludervi, ma non so di cosa stiate parlando. Io sono una persona perbene, ho famiglia, faccio il mio lavoro politico e negli atti che ho in mano, che mi hanno notificato, questa spesa non c’è né ci può essere».
Non si comprende perchè una persona che va in un sexy shop non debba essere considerata una persona per bene: se inItalia la gente fosse meno bigotta, magari la Consigliera Regionale avrebbe ammesso la spesa e magari sarebbe riuscita a giustificare l’acquisto come indispensabile allo svolgimento del suo lavoro.
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