UNA CITTA’ CHE VA A PUTTANE

| 7 Dicembre 2014 | 0 Comments

v.m _____Dottore mi fa male un dito  cosa mi può fare? Glielo taglio e le presento la parcella!
Sembra questa sia la logica che utilizzano i nostri amministratori quando devono affrontare i problemi della città che amministrano.
Via Oronzo Quarta, meglio conosciuto come il viale della Stazione, e le vie limitrofe, come via Martiri d’Otranto, via Lombardia, da tempo immemore sono frequentate da prostitute e travestiti, che svolgono il loro “commercio” alla luce del sole, o meglio dei lampioni.
Una volta a prostituirsi c’erano solo italiane, il tutto avveniva in maniera più discreta, e i Leccesi anche gli abitanti della zona sopportavano quello stato di cose.

Poi, da quando mezzo mondo si è riversato anche sulla nostra città,  il numero di prostitute e travestiti è aumentato in maniera esponenziale, con grande gioia dei tanti clienti Italiani in primis e poi stranieri.
Lo stesso non si può dire per gli abitanti di quelle zone, invase nelle ore serali da automobilisti alla ricerca di piacevole compagnia.
Alle sacrosante lamentele dei cittadini residenti nelle zone “infestate”, la risposta è stata quella di chiudere le strade nelle ore serali, e multe per i malcapitati cittadini che si trovassero a passare da lì.
Quindi, invece di far intervenire la Polizia Municipale in collaborazione con le forze dell’ordine, per stroncare il losco commercio, si è pensato bene di chiudere il traffico ai cittadini Leccesi creando zone a traffico limitato.
Le prostitute continuano a vendersi su altre strade, i leccesi residenti liberati dalle donnine allegre saranno grati al sindaco, e nelle casse del Comune entreranno un po’ di soldi dalle multe degli autovelox posti agli angoli delle strade a TZL.
Ma è così che si risolvono i problemi della città, limitando la libertà di circolazione dei Leccesi, e sanzionando incolpevoli e ignari cittadini che per sbaglio si trovino a transitare da quelle strade?

Category: Costume e società

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