UNO STUDIO DELLA CONFARTIGIANATO / LO STATO CONTINUA A PAGARE IN RITARDO LE IMPRESE SALENTINE
Procedono troppo a rilento le operazioni di pagamento dei debiti degli enti della provincia di Lecce verso le imprese fornitrici di beni e servizi.
Ammontano ad oltre 21 milioni e mezzo di euro gli spazi finanziari e le anticipazioni della Cassa depositi e prestiti non ancora utilizzati dalle amministrazioni comunali della provincia di Lecce. E’ quanto rileva il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze.Ben 86 municipi hanno chiesto «spazi finanziari» sul Patto di stabilità e/o anticipazioni dalla Cassa depositi e prestiti. Ma alle imprese non sono stati ancora erogati 4,4 milioni relativi agli arretrati del 2013 e 17,2 milioni per le prime sei trance di anticipazioni. Per un totale di 21.581.702 euro.
«Il monitoraggio effettuato dal nostro Centro Studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia (nella foto) – evidenzia come, nonostante la disponibilità delle somme, le operazioni di pagamento dei debiti da parte di alcune pubbliche amministrazioni procedano con estrema lentezza.
I famosi “pagamenti in 30 giorni” continuano ad essere un miraggio e il sistema è ben lontano dall’essere ricondotto a fisiologia, visto che ci sono ritardi persino nel recupero del pregresso.
Certo, quasi tutte le Province hanno ormai utilizzato completamente gli spazi finanziari a loro disposizione per il 2013 e così hanno fatto molti Comuni, richiedendo ed impiegando anche le anticipazioni. Tuttavia, ci sono oltre 73 milioni di euro attualmente nelle disponibilità degli enti locali e non ancora utilizzati. È assolutamente necessario – conclude il presidente – mettere in circolo queste risorse con la massima urgenza, anche per consentire a tantissime imprese pugliesi di far fronte con maggiore serenità alle molteplici scadenze di fine anno».
In tutta Italia, al 30 ottobre scorso, risultano pagati ai creditori 32,5 miliardi di euro, a fronte di un finanziamento complessivo ai debitori di 40,1 miliardi. Le istanze di certificazione del credito da parte delle imprese hanno raggiunto quota 84.608.
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