ROSA D’AMATO CHIEDE ALL’UNIONE EUROPEA UN IMPEGNO CONCRETO SULL’ILVA: “E’ ora di finirla di anteporre il profitto delle multinazionali alla salute dei cittadini”
(Rdl) “Un impegno preciso e concreto per istituire piani di riconversione industriali che garantiscano la sicurezza e la salute dei lavoratori e dell`ambiente, e là dove necessario, come a Taranto, la dismissione dei siti industriali inquinanti e piani di risanamento ambientale dei territori limitrofi”. E’ quanto chiede alla Commissione dell’Unione Europea l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, che intervenendo alla plenaria di Strasburgo ha duramente attaccato chi sostiene che la difesa dell’ambiente sia un comportamento anti industriale.
“E’ ora di finirla di anteporre il profitto delle multinazionali alla salute dei cittadini e a un sano e reale sviluppo dei territori – ha detto – Guardiamo all’Ilva di Taranto: che fine hanno fatto la pesca, l’allevamento, l’agricoltura in quel territorio? Quanti morti, quanti tumori, quante malformazioni si concentrano nella città?”.
Sull’Ilva, D’Amato ha chiesto all’Ue di far rispettare le norme comunitarie: “Parliamo di un’azienda cui sono attribuite 490 morti tra popolazione e dipendenti, che ha palesemente violato i principi di precauzione, di azione preventiva e del chi inquina paga previsti dal Trattato sul funzionamento dell’Ue, oltre alla direttiva europea sulle emissioni industriali”.
In tutti questi anni, “le responsabilità della classe politica sono state enormi, anche qui in Europa, sia per la mancata tutela della salute degli abitanti e dei lavoratori, sia per gli ostacoli opposti alla competitività delle nostre aziende pulite. E’ ora di risarcire i tarantini e di dare alle imprese sane del territorio la possibilità di crescere e svilupparsi senza venire massacrate da chi non rispetta le regole”.
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