BARI – LECCE TRUCCATO, TIFOSI RISARCITI: “Siamo la parte lesa, senza di noi non c’è squadra che tenga”

| 27 Novembre 2014 | 0 Comments

di Laura Ricci________

Decisioni come quelle di ieri segnano la svolta in un sistema giuridico che ha dimostrato di prendere in seria considerazione anche coloro che spesso sono le vere e proprie vittime di vicende sgradevoli come queste: i tifosi.

La sentenza del giudice monocratico Valeria Spagnoletti ha condannato alla reclusione Semeraro e i suoi complici Quarta e Di Lorenzo per aver comprato il derby Bari-Lecce del 15 maggio 2011 vinto dai giallorossi per 2 a 0, ma sopratutto ha sancito l‘obbligo dei tre protagonisti di far pervenire 400 euro ciascuno ai tifosi baresi e leccesi che avevano richiesto un risarcimento per i danni subiti dalla vicenda. Tra le fila intricate di questa storia, emerge finalmente il fatto che i sostenitori delle squadre siano parte integrante del calcio(e non solo) e come tali vanno trattate. Rispetto, prima di tutto, per quei tifosi che hanno dovuto vedere la propria squadra condannata e penalizzata a causa di meccanismi esterni ed estranei all’amore per la maglia. Il Bari con l’autogoal del corrotto Andrea Masiello ha dovuto assistere al tradimento di un capitano che ha preferito i soldi “sporchi” all’onore dei colori che portava addosso, condannando la squadra alla retrocessione aritmetica; il Lecce ha subìto una pena dolorosa che ha visto la società giallorossa retrocessa d’ufficio in Lega Pro con tutte le difficoltà organizzative ed economiche che ne conseguono. Il match in questione non è poi “uno dei tanti” ma un incontro in cui scendono in campo non solo due squadre di calcio ma due città da sempre rivali. Truccare una partita, sopratutto un derby, equivale a insultare le tifoserie.

Matteo Ingrosso, grande appassionato di calcio e tifoso leccese ha commentato così l’episodio del derby truccato:  “Onestamente non so con quale criterio Semeraro abbia deciso di fare quell’accordo dato che la salvezza del Lecce era a portata di mano anche in maniera pulita”. Sulla figura dell’ex presidente salentino si esprime poi duramente : “Se il calcio a Lecce è in declino la colpa è solo sua”.

Andrea Di Giacomo, cuore giallorosso, esprime soddisfazione rispetto al risarcimento dei danni per i tifosi: “Una decisione del genere è assolutamente giusta, raramente vengono riconosciute le ragione dei tifosi quando ci si mette a parlare di frode sportiva e illeciti vari. Siamo la parte lesa, non dobbiamo mai dimenticare che le società esistono grazie a noi, senza tifosi non c’è squadra che tenga”. 

 

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Category: Sport

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