L’INTERVENTO / ECCO LE COSE CHE HO DETTO AL PARLAMENTO EUROPEO

| 21 Novembre 2014 | 0 Comments

di Cristian Casili  (di ritorno da Bruxelles)______

 

L’AGRONOMO CRISTIAN CASILI ERA CON IL GRUPPO SALENTINO DI INVITATI A BRUXELLES DALLA PORTAVOCE DEL M5S ROSA D’AMATO. GLI ABBIAMO CHIESTO CONTO DEL SUO INTERVENTO______

Si torna da Bruxelles con la convinzione che l’Unione Europea è un organismo molto complesso, dove le contraddizioni e le discrasie si ripercuotono sulle nostre comunità.

Ringrazio Rosa D’Amato e il suo staff che hanno organizzato le sessioni di lavoro all’interno del Parlamento Europeo e che ci hanno visto protagonisti attivi su temi fondamentali, quali le problematiche ambientali ed agricole, che stiamo vivendo nel nostro Paese.

Mi sono commosso quando Piernicola Pedicini è venuto salutarmi dicendomi che ci sarei dovuto essere anche io lì con loro, gli ho detto che io sono con loro, che tutti noi siamo con loro.

Nel mio intervento ho portato all’attenzione dei dei deputati e relatori cosa sono in pratica le predette discrasie. Non si comprende come l’Unione Europea si dimostri sensibile alle tematiche ambientali, e poi nella programmazione Life 2014-2020 destini solo 1,2 M di euro, una dotazione finanziaria ridicola che dimostra, invece, come all’Unione non interessi il patrimonio paesaggistico e alimentare degli Stati membri, e dell’Italia in primis che è prima per biodiversità alimentare nel mondo.

Al dottor Vettori ho chiesto quale è la connessione tra biodiversità e coltivazioni da biocarburanti, incentivate dalla stessa UE, e causa nel mondo di depauperamento dei suoli e perdita di ecotipi locali. Infine non potevo non ricordare Xylella Fastidiosa, visto che si parlava di stoccaggio e sequestro di carbonio.

Qualcuno direbbe che c’entra? Invece ho spiegato che perdere 9,5 milioni di alberi di olivo, per scellerate decisioni comunitarie, é come perdere una foresta che cattura tonnellate di carbonio e inquinanti dai suoli, oltre a svolgere innumerevoli altri benefici microclimatici e idrogeologici. Si è parlato di moria delle api e dei gravi danni all’agricoltura, visto che senza impollinatori non avremmo cibo e produzioni, e di come l’Unione Europea cerchi di difenderle dai pesticidi.

Invece si consente ancora l’utilizzo dei devastanti neonicotinoidi come l’Imidacloprid, prodotto che la stessa Unione ha decretato tra quelli che saranno utilizzati per combattere le popolazioni di Philenus spumarius, vettore del batterio Xylella. Queste contraddizioni, insieme a tante altre naturalmente, hanno compromesso il reddito dei produttori del mediterraneo e cancellato la biodiversità e le tipicità di interi territori. A noi il compito di cambiare rotta, e difenderci da questi beceri burocrati così distanti dalle necessità dei cittadini europei, invece così vicini alle grandi industrie agro-alimentari, dei pesticidi e dei prodotti chimici di sintesi in generale.

Category: Costume e società

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