NUOVO ALLARME DELLA UIL DI LECCE SULLA SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE

| 15 Novembre 2014 | 0 Comments

RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO___________

Sono 516.792 le ore di cassa integrazione autorizzate complessivamente nel mese di ottobre alle aziende della provincia di Lecce, in calo del 53,8 per cento sul mese precedente (1.118.249) e in aumento del 7,2 per cento su ottobre 2013 (482.051). Lo rileva il X Rapporto della Uil di Lecce su dati Inps.

Nel dettaglio, aumenta del 37 per cento la cig ordinaria, che passa dalle 208.778 ore autorizzate a settembre scorso alle 286.024 di ottobre (+10,3% su ottobre 2013). Drastico è invece il calo registrato per cig straordinaria e in deroga: la prima, passa da 845.354 ore autorizzate nel mese di settembre alle 211.645 ore di ottobre (-75%); la seconda, da 64.117 a 19.123 (-70,2).

“La situazione del mercato del lavoro nel Salento e in Puglia – commenta il segretario generale della Uil di Lecce Salvatore Giannetto (nella foto) – continua a vivere un momento di grande incertezza, nonostante da più parti si tenda a sminuire gli effetti della crisi economica. I numeri parlano da soli: in tutta la Puglia, i lavoratori in cassa integrazione registrati nel mese di ottobre, risultano essere ben 23.283. Anche il calo di richieste di interventi straordinari e in deroga registrato nella nostra provincia non è affatto positivo, piuttosto è la dimostrazione che le nostre aziende hanno esaurito le risorse, pur in presenza di un bisogno reale e crescente più volte dichiarato. Gli interventi in deroga, va ricordato, risentono dei fermi amministrativi per carenza di stanziamenti”.

“In questa fase – prosegue – vanno invece mantenuti, con gli stessi criteri di sempre, gli ammortizzatori sociali esistenti e destinate congrue risorse alla cassa in deroga. Politiche diverse, al momento, produrrebbero incertezze e blocchi del sistema di sostegno al reddito, con danni per le imprese e gli oltre 1,5 milioni di lavoratori italiani protetti da questo strumento. Purtroppo, invece, la protezione per il lavoro a rischio si sta riducendo (minore copertura per la cassa e mobilità in deroga, già celermente ed irresponsabilmente attuata dal Governo) o, peggio, si ridurrà se non si modificano gli intendimenti del Governo, descritti nel Jobs Act, e senza una ancora adeguata copertura finanziaria per gli ammortizzatori sociali per il 2015. È sbagliato e forse irresponsabile, nel pieno della tempesta che si sta abbattendo sull’occupazione, pensare di ridurre temporalmente ed economicamente lo strumento che fa da argine alla disoccupazione. Il Parlamento e il Governo farebbero bene a ripensare a questa scelta. Le Riforme funzionano se sono socialmente sostenibili, se migliorano le condizioni di vita di milioni di persone e se sono utili al sistema produttivo”.

Ecco perché la Uil di Lecce chiede un intervento immediato a livello nazionale. “Già oggi – ricorda Salvatore Giannetto – la gran parte delle nostre famiglie non riesce a raggiungere economicamente la quarta settimana e, se le Istituzioni non intervengono immediatamente, sbloccando cantieri e quindi posti di lavoro, si rischia che la bomba sociale, già innescata, esploda entro brevissimo termine”.

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