IL CONSIGLIO COMUNALE DI LECCE SI DOVRA’ ESPRIMERE SU PROBLEMATICHE LEGATE ALLA CARTELLONISTICA …CHE NON CONOSCE.
LECCE – Lunedi 10 novembre è stato convocato il Consiglio Comunale che tra l’altro, dovrà esprimersi circa l’eliminazione della lettera S dagli articoli 3 e 4 del Piano Generali degli Impianti Pubblicitari.
Il PGIP ai su citati articoli, alla lettera S, prevede che se un cartello viene utilizzato per 1/6 Comunicazione di pubblica utilità, lo stesso può essere installato in deroga alle distanze o ai limiti previsti dallo stesso Piano.Cosa determinerà l’eliminazione di questo punto in merito alla riduzione del numero di cartelli in città? NULLA.
Infatti il problema del sopraffollamento degli impianti in città non è determinato dalla tipologia dei cartelli, ma dalla quantità.
Se chi ha stilato, o copiato, il Piano non si è voluto confrontare con la nostra Categoria oggi si accorge di avere un Piano che non va bene e va rattoppato.
Di chi è la responsabilità? delle aziende che si sono attenute al Piano o di chi lo ha redatto e fatto approvare?
Chi ha stabilito che la superficie complessiva da adibire alla cartellonistica pubblicitaria doveva essere di mq.16,500, di cui mq. 7.500 per la cartellonistica? Una dimensione assolutamente sproporzionata per una città che non conta neppure centomila abitanti.
Si fa presente che questa quantità non si è ancora esaurita, il che vuol dire che altre centinaia di impianti dovranno essere autorizzati.
Per cui ancora una volta c’è un Consiglio comunale che dovrà esprimersi su una materia che non conosce.
Ancora una volta l’Amministrazione farà un buco nell’acqua, non volendosi confrontare con le associazioni di categoria, che invece sono in grado di indicare soluzioni concrete per mettere ordine nel settore della cartellonistica, una volta per tutte.
Nella foto una delle paline autorizzate grazie alla norma che si vuole eliminare.
E’ vero che lo spazio per il messaggio di pubblica utilità dovrebbe essere 1/6 e non un decimo, come in questo caso, ma non ci sembra che ciò possa essere un motivo per eliminare una norma, piuttosto facciamo tutti in modo che le norme siano rispettate.
Se a volte ci sono delle forzature da parte di qualche operatore della pubblicità, queste non possono essere imputate all’intera categoria, basterebbe solo che ci fossero controlli continui ed adeguati.
Qui di seguito alleghiamo un estratto dal PGIP.
s – MEZZI PUBBLICITARI CARATTERIZZATI DALL’ABBINAMENTO TRA UN MESSAGGIO PUBBLICITARIO E/O PROMOZIONALE E LA FORNITURA DI UN SERVIZIO RITENUTO SOCIALMENTE UTILE E RILEVANTE. Disciplina e limitazioni: in considerazione del particolare interesse che tali mezzi rivestono
per il Comune in quanto potenziali strumenti di comunicazione al servizio della collettività, è consentita l’installazione, anche in deroga alle particolari limitazioni e prescrizioni previste per i mezzi pubblicitari dal presente P.G.I.P. e alle distanze dalle intersezioni, dal limite della carreggiata e tra impianti pubblicitari previste dal Codice della Strada.
Si precisa che la fornitura del servizio abbinato al messaggio promozionale non potrà avere uno spazio inferiore a 1/6 rispetto alla potenzialità di comunicazione del mezzo.
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