PROTESTE / LA FEDERCONSUMATORI CONTRO POSTE ITALIANE PER LA CHIUSURA DELL’UFFICIO DI FRIGOLE

| 27 Ottobre 2014 | 1 Comment

Dal presidente della Federconsumatori Antonio Moscaggiuri riceviamo e volentieri pubblichiamo________

“Denunciamo un’ennesima situazione di grave disagio che vivono migliaia di cittadini, residenti e non nel quartiere Frigole di Lecce.

Frigole, come è noto, dista ben 12 chilometri da Lecce, conta circa 3.000 elettori e oltre 30.000 presenze nei mesi estivi, eppure Poste Italiane ha ben pensato che questi cittadini (forse ritenuti di serie B) possano fare a meno di un servizio pubblico quale quello che la società a partecipazione, lo rammentiamo, totalmente statale, fornisce su tutto il territorio.

Poste Italiane si fregia di essere onnipresente con i suoi sportelli, di fornire servizi di ogni genere, postali, bancari, finanziari, cui, evidentemente, però i cittadini di Frigole non hanno diritto.

La chiusura della filiale di Frigole ha creato un danno di non poco conto a un’utenza variegata e bisognosa: si pensi soltanto alla popolazione più anziana che spesso non ha mezzi di locomozione. Tanto si associa al divieto di effettuare operazioni in contanti superati i 1000 euro, circostanza questa che aggrava il disagio, ribadiamo, soprattutto per le persone anziane.

A nulla sono valse le proteste legittime dei cittadini, neanche le soluzioni alternative proposte sono state esaminate, quali ad esempio installare delle cassette modulari quanto meno per la distribuzione della posta, oppure creare un fermo posta presso la parrocchia, cui si era reso disponibile il titolare, Don Raffaele Bruno.

Tale comportamento è inaccettabile, soprattutto se si pensa che, ad esempio, le comunità montane, anche di poche centinaia di abitanti, sono fornite per legge di tutti i servizi. Non possiamo non stigmatizzare dal canto nostro l’abbandono dei cittadini di Frigole da parte delle istituzioni preposte, primo fra tutti il comune di Lecce.

Auspichiamo che Poste Italiane provveda immediatamente a ripristinare la propria sede, sia pure con aperture bisettimanali, onde evitare agli abitanti della frazione ulteriori disagi.

Ci rendiamo disponibili, in ogni caso, a un incontro tra le parti interessate, per l’individuazione condivisa delle soluzioni più opportune”.

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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  1. ALESSANDRO PRESICCE ha detto:

    IL PRESIDENTE PROVINCIALE DELLA ASSOCIAZIONE DI CONSUMATORI ADOC:

    Si è tenuta lunedì nel Centro Sociale di Frigole una affollata assemblea di cittadini per fare il punto sulla situazione del “soppresso” Ufficio Postale di Frigole.
    Oltre a un centinaio di residenti e oltre al sottoscritto erano presenti il Dott. Ernesto Mola, Presidente del Comitato per lo Sviluppo di Frigole, l’On. Salvatore Capone, il dott. Alfredo Pagliaro, presidente del Consiglio Comunale, l’assessore Luca Pasqualini, in rappresentanza della Giunta Comunale, e tutti i rappresentanti delle associazioni locali.
    Dopo la risposta negativa di Poste Italiane al reclamo petizione predisposto da ADOC e sottoscritto da 800 residenti, è stato deciso dai cittadini di ricorrere al TAR, coadiuvati sempre da ADOC. La sentenza del Consiglio di Stato del luglio scorso, che ha dato ragione ai cittadini della frazione di Avigliana del Comune di Potenza, offre infatti la concreta possibilità di ottenere la riapertura dell’ufficio postale per una comunità che dista dal centro della città ben 10 Km.
    Intanto la politica ha dichiarato la sua strategia: l’Ass.ra Pasqualini ha comunicato che mercoledì a Roma ci sarà un incontro dei parlamentari Leccesi e del Sindaco di Lecce con il management di Poste Italiane per cercare una soluzione. Alfredo Pagliaro ha illustrato la mozione, che porterà in Consiglio Comunale, che intende impegnare il Sindaco a praticare ogni utile azione istituzionale per ottenere la riapertura dell’Ufficio.
    Vari interventi tra il pubblico hanno confermato la voglia dei cittadini di Frigole di portare sino in fondo il loro impegno civico teso al ripristino di un servizio fondamentale per il quartiere Litorale. La battaglia prosegue, con l’auspicio che le Istituzioni vogliano sostenere il percorso che la comunità di Frigole, in piena consapevolezza ed autonomia, ha tracciato.

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