I COMPAGNI DELLA CGIL CONTRO I COMPAGNI DEL PD
Dal segretario dei pensionati Cgil di Puglia riceviamo e qui di seguito volentieri pubblichiamo la sua lettera-appello agli iscritti del sindacato, dopo la manifestazione di ieri:
“Care compagne e cari compagni,
con il cuore e con la testa ancora carichi dell’energia immensa che ieri ha riempito la piazza, colgo l’occasione per ringraziare tutte e tutti per la bellissima prova di forza, di amore e di partecipazione dimostrata al Paese intero. Soltanto dalla Puglia sono partite migliaia di persone per percorrere le vie di Roma fino a piazza San Giovanni.
Otto-nove-diecimila, i numeri dei partecipanti pugliesi sono stati altissimi, ma non è solo questo il risultato che portiamo a valore, come Cgil e come Sindacato dei Pensionati della Cgil pugliesi. Il grande successo che con gioia ed orgoglio, portiamo con noi, dal percorso che ha condotto alla manifestazione del 25 Ottobre, sono i volti, le parole, gli sguardi di speranza e fiducia delle tantissime donne e uomini che abbiamo incontrato nella nostra regione in migliaia di luoghi diversi: nelle piazze, per le strade, nelle Camere del lavoro di ogni Comune, davanti alle scuole, alle università, nei luoghi di lavoro, nei bar, nei centri di aggregazione sociale; e poi, naturalmente, in tutti i circuiti della comunicazione, dal volantino al social network, dalla condivisione di una foto sul web allo scambio di un abbraccio alla fine di un’assemblea.
Non siamo stati in piazza per chiedere di preservare i diritti di alcuni, ma per “pretendere” che il cambiamento abbia inizio davvero, partendo dalla giustizia sociale e dall’uguaglianza nei diritti: perché le tutele siano estese a tutti e non tolte a chi le ha conquistate con sacrificio. I lavoratori, i pensionati, i giovani, i precari, gli studenti, i disoccupati che abbiamo incontrato in queste settimane, capiscono bene che cosa vuole dire tutto questo. E non si lasciano incantare né da annunci, né da provocazioni, né tantomeno da provvedimenti che non curano le cause, ma tamponano appena qualche effetto della crisi. 80 euro non risolleveranno le sorti delle lavoratrici se poi non c’è nessun vero investimento sul sociale, anzi un arretramento negli interventi a sostegno del nostro sistema di welfare e la demolizione dei diritti dei lavoratori. Lo hanno capito bene tutti, ormai, a che gioco sta giocando questo governo e chi lo fiancheggia. Ed è per questo che in così tanti hanno chiesto di esserci, il 25 ottobre: di essere con la Cgil. Ed è per questo che da oggi riparte la più grande delle battaglie: quella contro le disuguaglianze”.
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