LECCE NON E’ CAPITALE DELLA CULTURA. ORA POSSIAMO PARLARE
da CONFARTIGIANATO IMPRESE LECCE ______ Sono almeno due mesi che restiamo in silenzio per non danneggiare l’immagine della nostra città, candidata a Capitale della Cultura Europea.
Abbiamo taciuto per amor di campanile nonostante le gravi ingiustizie commesse dall’Amministrazione comunale nei confronti degli operatori della Comunicazione, concessionari e agenzie.
Abbiamo sofferto molto, per non aver potuto mettere a disposizione di Lecce, della nostra città, i nostri grafici, i nostri creativi, le nostre strutture, di non aver potuto realizzare quelle iniziative, che pure avevamo già messo in cantiere.
Non abbiamo potuto accogliere, con un messaggio forte, come ci sarebbe piaciuto fare, i commissari venuti a Lecce per giudicare la città.
NON ABBIAMO POTUTO FARLO PERCHE’ ERAVAMO TROPPO IMPEGNATI A PREPARARE I RICORSI ALLE CENTINAIA DI VERBALI CHE INGIUSTAMENTE IN QUESTI DUE MESI CI SONO STATI NOTIFICATI.
Abbiamo dovuto fare i rilievi, preparare la documentazione fotografica, ricercare le vecchie autorizzazioni, metterle a confronto con le nuove, studiarci le norme contenute nel Piano, procurarci le tavole che individuano le installazioni messe a gara, studiarci sentenze emesse dai Tribunali, insomma tutto quel materiale necessario per dimostrare al Giudice, la legittimità di ogni singolo impianto sanzionato, di cui i Vigili sarebbero stati a conoscenza se avessero collaborato, con gli uffici che rilasciano le autorizzazioni.
Invece tra i diversi uffici si respira aria di guerra, guerra fredda, ma neanche tanta… tutto ciò non ci ha permesso di dare il nostro contributo come avremmo voluto.
Certo non abbiamo la presunzione di pensare che con il nostro apporto si sarebbe addivenuto ad un diverso responso, ma se gli uffici del Comune vanno in ordine sparso, e si comportano in tutti i diversi settori come nel nostro, non ci meravigliamo che Matera possa superarci, e di questo passo la prossima volta, non saremo in grado di concorrere neanche con Canicattì.
CATEGORIA COMUNICAZIONE CONFARTIGIANATO IMPRESE LECCE
Il Presidente
Valerio Melcore
Nella foto:
via Gemito n.7 impianti tutti regolarmente autorizzati, per i quali il Comune incassa ogni anno € 9.100,00 .
Stando alle distanze previste dal Piano della Pubblicità del Comune di Lecce, nessuno di questi impianti è a norma, in quanto dovrebbero esserci 10 metri di distanza tra un impianto e l’altro.
Le aziende che gestiscono questi impianti sono diverse, la Polizia Municipale ne ha sanzionato solo una, le altre, al momento, non hanno ricevuto alcun verbale.
Tutto ciò è un mistero.
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