PROTESTA QUESTA MATTINA A LECCE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA CONTRO LA NUOVA PROVINCIA

| 12 Ottobre 2014 | 0 Comments

Si vota oggi a Lecce, anzi: votano soltanto pochi già eletti, per la nuova Provincia, che non sono state abolite, come hanno tentato di propagandare a lungo, dal governo – Renzi, anzi, hanno nuovi poteri e sono riservati alla “casta”. Più volte nei giorni scorsi abbiamo cercato di capire e spiegare tutto questo.

Dalla segreteria provinciale di Lecce del Partito della Rifondazione comunista (PRC) riceviamo adesso e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato – resoconto della manifestazione organizzata questa mattina contro la legge Del Rio (nella foto, un momento della protesta)____________________

Come elettori della Provincia di Lecce, non vogliamo rimanere a casa inerti.  

Forse non saremo qui in 732.000 – tanti quanti sono gli aventi diritto al voto – ma certamente siamo una parte di quell’elettorato che oggi ha perso questo diritto. La nostra presenza è simbolica, ma serve a rimarcare il “funerale” della democrazia che si sta celebrando a Palazzo dei Celestini. Noi siamo qui col nostro certificato elettorale, come in ogni giornata di votazioni, a tentare provocatoriamente di esercitare il diritto a decidere del futuro del nostro territorio.  

La legge farsa meglio conosciuta come “Decreto Del Rio” che avrebbe dovuto “abolire” le Provincie, in realtà ha soltanto abolito il diritto di voto sancito dalla Costituzione, espropriando i cittadini della loro legittima aspirazione a decidere del futuro dei propri territori.

Il consiglio provinciale delineato dalla nuova norma avrà lo stesso numero di consiglieri, di assessori ed un presidente esattamente come prima. Ciò che cambia è la base elettorale di questa nuova architettura istituzionale, che si restringe del 99,8%, passando da 732.000 a 1287 elettori.

Con questo sistema centro destra e centro sinistra, ormai alleati, si spartiranno tutte le poltrone dei consigli provinciali, perché il sistema si basa sul maggior numero di consiglieri precedentemente eletti.

Verranno mantenuti i privilegi e saranno introdotti rimborsi a vario titolo per compensare i tagli dei gettoni e la cosa più grave sarà che questi individui, mai legittimati da un voto popolare, prenderanno scelte strategiche per il nostro territorio: dalla pianificazione territoriale a quella dei servizi di trasporto; dalla tutela dell’ambiente alla costruzione e gestione delle strade provinciali; dalla programmazione della rete scolastica alla gestione dell’edilizia scolastica.
Una vergogna costruita su pochi ma strategici sotterfugi, come quello di impedire ai partiti minori o alle nuove formazioni politiche di poter presentare proprie liste neppure nel caso in cui si fossero coalizzati.

Non solo. Il voto è ponderato. Viene eliminata la basilare regola di “una testa, un voto”. Il voto di un Consigliere del Comune di Lecce vale molto di più rispetto al voto di un Consigliere del Comune di San Cesario, ancora di più di uno del Comune di Zollino.
E i comuni commissariati non potranno partecipare alla consultazione e quindi saranno privati di propri rappresentanti in ambito provinciale.

La casta che replica se stessa, che si autoalimenta per gestire un potere.

Di fronte all’ennesimo “furto di democrazia”, sul quale la Corte Costituzionale è stata già chiamata a pronunciarsi, la Federazione provinciale del PRC di Lecce ritiene doveroso non avallare questa finta riforma e si astiene dal voto, perché il voto è il diritto di tutti, non il privilegio di pochi !!!

 

 

 

Category: Costume e società

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