Sono giornate importanti, queste, per il futuro di Lecce e la visita della delegazione di commissari europei rappresenta un passaggio fondamentale per l’esito della nostra candidatura. Per parte mia, non mancherò lunedì a far sentire il sostegno alla città e mi auguro che tutto possa andare per il meglio.
Detto ciò, una cosa proprio non capisco, e cioè perché non sia stata prevista, nel percorso predisposto per i giurati, una tappa ai Cantieri Koreja. Stiamo parlando del luogo più “europeo” che abbiamo a Lecce con una storia che rappresenta la sintesi di tutte le “utopie” disegnate finora: una fabbrica dismessa alla periferia della città che, grazie al lavoro quotidiano di una compagnia teatrale, diventa un centro propulsore di cultura. Dallo stabile di via Dorso partono spettacoli che vengono replicati in giro per il mondo, qui arrivano artisti di fama internazionale, una loro produzione fra pochi giorni debutterà alla Biennale Musica di Venezia e non si contano le partecipazioni a festival e rassegne prestigiose. Da anni, poi, organizzano Il Teatro dei Luoghi Fest, esempio ben riuscito di partecipazione urbana con il quartiere intero che diventa un palcoscenico teatrale e gli abitanti che si cimentano come attori. Insomma, Koreja rappresenta un biglietto da visita prezioso, che nessuna delle altre sei città candidate può vantare. Perché – mi chiedo – non farne uno dei nostri punti di forza, valorizzando per una volta merito e talento anziché premiare cognomi e appartenenze?
Paolo Foresio
Capogruppo Partito Democratico Comune di Lecce
Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo