I PERICOLI DELLA FIBRILLAZIONE ATRIALE IN UN INCONTRO SANITARIO
«La fibrillazione atriale è un problema sociale ed economico rilevante. L’ictus poi aumenta la mortalità dei pazienti e quelli che sopravvivono con un’emisindrome (la paralisi nella metà del corpo) hanno un costo sociale elevatissimo e richiedono assistenza e controlli continui, ospedalizzazione e riabilitazione. La fibrillazione atriale e in seconda analisi l’ictus, aumentano con l’età. Una piaga sociale che noi abbiamo il dovere di trattare e limitare.
La persona anziana dovrebbe controllarsi e programmare con il suo medico di base i controlli clinici ambulatoriali. E soprattutto deve essere istruito su quelli che sono i sintomi della Fibrillazione atriale, che spesso passano inosservati. Se ci sono sintomi sospetti bisogna fare una valutazione cardiologica più specifica e comunque gestire attentamente peso e alimentazione”.
Lo ha affermato Antonio Tondo (nella foto) , cardiologo interventista nell’unità di Emodinamica del “Vito Fazzi”, in un incontro sanitario dedicato al tema specifico.
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