NEFROLOGI E CARDIOPATIE
In provincia di Lecce, almeno il 70 per cento dei pazienti che soffrono di malattie renali, vanno incontro a serie complicanze cardiache, fino al decesso. E’ importante quindi per il nefrologo saper usare bene l’elettrocardiografo e l’ecocardiografo, con riferimento ai più frequenti quadri patologici, sia nei pazienti renali cronici e del metabolismo dell’osso (anemia secondaria), sia nei dializzati.
Si è svolto ieri al Polo Oncologico del «Vito Fazzi» un corso teorico- pratico, per approfondire con gli specialisti nefrologi salentini (corso a numero chiuso, 10 in tutto) i meccanismi alla base delle malattie cardiologiche nei pazienti renali-cronici.
Il corso è stato promosso dal Gruppo di studio di Cardionefrologia della Società Italiana di Nefrologia (Sin), di cui fanno parte i direttori scientifici, il salentino Antonio De Pascalis che ha «ospitato» l’evento e Luca Di Lullo dell’ospedale Parodi Delfino di Colleferro-Roma.
Ad illustrare gli scopi del corso il direttore di Nefrologia del Fazzi, Erasmo Bongiorno.
Fra i docenti anche il nefrologo e cardiologo Rodolfo Rivera, dell’ospedale San Gerardo di Monza.
Al centro della discussione la cardiopatia, l’ipertensione, la prevalenza ventricolare sinistra, la fibrillazione atriale e le aritmie nei pazienti renali coronici. Sono seguite le esercitazioni pratiche sui tracciati ecocardiografici.
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